Nel corso della recente pandemia abbiamo preso coscienza della vulnerabilità del nostro modello di sviluppo, abbiamo “scoperto” il legame tra le condizioni di salute dell'ambiente e quelle della nostra società, il collegamento diretto tra salvaguardia delle condizioni di benessere degli ecosistemi e sopravvivenza della specie umana.
Oggi - forse più che mai - siamo dunque consapevoli dell'influenza delle nostre scelte quotidiane sul futuro delle successive generazioni e sentiamo davvero che “sì, siamo tutti sullo stesso pianeta”. Ci appare per la prima volta urgente e doveroso ragionare assieme sulle interconnessioni tra i vari modelli e stili di vita e guardare al futuro pensando a come sia possibile - e opportuno - attuarli. Consapevoli che se non possiamo prefigurare il futuro, se non possiamo desiderarlo, non potremo nemmeno realizzarlo.
A livello mondiale, grazie agli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'Agenda 2030, la via da percorrere sembra tracciata, ma la strada è ancora lunga. In questo solco si inserisce l’azione del MUSE di Trento che, fedele alla sua missione di interpretare la realtà e le sfide della contemporaneità attraverso gli strumenti e le domande della ricerca scientifica, si inserisce nel dibattito contemporaneo rinnovando e ampliando le esposizioni di una parte importante del museo: la galleria dedicata ai temi della sostenibilità.
IL NUOVO ALLESTIMENTO
Al MUSE, sei tavoli disposti a corolla attorno alla grande Sfera della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) che rappresenta il mondo nella sua complessità, raccontano focalizzandosi su un argomento specifico quanto sia insostenibile il nostro mondo e si focalizzano sui grandi driver della crisi ecosistemica: perdita di biodiversità, cambiamento climatico e aumento demografico. Un tavolo declina la cultura della sostenibilità con riferimento all’Agenda 2030 come piano di azione e uno – infine - si proietta nel futuro.
In ogni tavolo (tranne il primo e l’ultimo) i concetti si articolano sui due lati: quello dedicato al now, ovvero alle problematiche oggi ben visibili e quello dedicato al future, ovvero alle soluzioni.
Due grandi monitor, infine, mostrano le “interviste intergenerazionali” ovvero dialoghi ipotetici tra persone appartenenti a generazioni diverse (1960, 1980, 2020 e 2040) che esprimono il loro punto di vista sui temi trattati.
LA GOAL ZERO AREA
Quando impresa e conoscenza si alleano per un modello di sviluppo più sostenibile. Otto storie imprenditoriali, otto aziende che operano concretamente nel campo della sostenibilità. All’interno della nuova Galleria della Sostenibilità, una speciale area denominata Goal Zero riporta alcune esperienze virtuose di sostenibilità e produzione che percorrono nuovi modelli di business.
Un’esposizione dove ricerca e sviluppo, esperienze produttive e imprenditoriali raccontano come anche il settore privato si stia muovendo verso modelli di economia alternativi e più sostenibili in ambito ambientale, sociale ed economico. All’interno del nuovo Piano per la Sostenibilità del MUSE, la Goal Zero Area è lo spazio che apre al dialogo tra pubblico e privato, tra realtà sociale e spunto imprenditoriale, valorizzando gli esempi del circolo virtuoso che dall’idea confluisce nella progettazione e realizzazione del prodotto concreto e più sostenibile. Goal Zero Area racconta otto storie imprenditoriali ed è l’inizio di un percorso che ha come obiettivo amplificare e diffondere capillarmente conoscenze e prassi verso gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Ma cos’è il Goal zero? Ideato nel 2017 dal Gruppo Lavazza, è l’obiettivo primo da raggiungere che prepara e spiana la strada a tutti gli altri dell’Agenda 2030, ossia la diffusione della cultura della sostenibilità. Lo spazio al MUSE - e prima ancora questo concetto – vogliono fungere da megafono che utilizza la forza comunicativa per diffondere i messaggi delle Nazioni Unite coinvolgendo tutti nell’impegno condiviso per un futuro sostenibile, plasmando un forte senso di responsabilità e contribuendo a innescare il motore del cambiamento.
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La Nuova Galleria della Sostenibilità è realizzata in collaborazione con ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, il Salone della CSR e dell'innovazione sociale e Lavazza Group, Title Sponsor della Galleria.
Le aziende che hanno affiancato il MUSE nell'ideazione della Goal Zero Area sono:
Main Sponsor: Brembo, Esselunga, ITAS Mutua, Levico Acque
Special Sponsor: Fastweb, Terna, Zordan
Si ringraziano: Italscania, Hörmann Italia, Birra Forst
Media Partner: IGPDecaux
Riprese video a cura dell'Ufficio stampa Pat