In un’aula magna gremita di allevatori, che secondo il direttore generale Mario Del Grosso Destreri è un grande segnale di attenzione e collaborazione ma soprattutto un auspicio a rafforzare ulteriormente la sinergia con i soggetti del comparto zootecnico, l’assessore Giulia Zanotelli ha annunciato che nei primi mesi del 2020 si terranno dei tavoli zootecnici per analizzare le prospettive di questo settore. “La Giunta – ha evidenziato Zanotelli- riserva molta attenzione anche a questo comparto con iniziative e risorse a favore delle aziende agricole zootecniche; servono strategie e politiche innovative da mettere in campo con il contributo dei diversi soggetti competenti, a partire dalla Fondazione Edmund Mach che dovrà giocare un ruolo fondamentale nei prossimi anni per garantire anche la qualità del foraggio, del latte e dei prodotti trasformati”.
Roberto Tezzele dell’APSS ha illustrato l’evoluzione normativa e la responsabilità degli operatori del settore alimentare in relazione all’applicazione dei manuali di buone prassi. La documentazione richiesta durante i controlli effettuati dal servizio veterinario dell’azienda sanitaria sono relativi a quanto richiesto dalla normativa europea e nazionale. Mauro Fezzi, presidente della FPA, ha spiegato che la presenza del manuale in azienda è inderogabile e rappresenta uno strumento di aiuto per il lavoro dell’allevatore. Andrea Goss ha spiegato che l’aggiornamento del manuale è un aspetto importante e la sua applicazione inderogabile soprattutto in vista delle nuove certificazioni richieste.
Il Manuale. Come hanno spiegato Silvia Silvestri ed Erika Partel la pubblicazione promuove le buone pratiche e aiuta ad archiviare in modo semplice e pratico i documenti obbligatori utili a dimostrare la corretta tracciabilità del latte prodotto. “E’ sostanzialmente una guida per la corretta gestione delle procedure e della documentazione richiesta per dimostrare l'applicazione di corrette prassi di allevamento, risultato di un lavoro di aggiornamento ed integrazione della prima versione del 2011. Non deve essere visto dall’allevatore come un aggravio burocratico, ma come uno strumento pratico, utile allo snellimento proprio di quella burocrazia che è però necessaria per ottemperare la normativa a cui le aziende devono adeguarsi”.
Sono disponibili diverse tipologie di manuali di buone prassi a livello nazionale, ma in questo caso si è deciso di creare un format trentino, rispondente alle necessità delle aziende trentine ed ai controlli che vengono effettuati. Questo manuale è uno strumento utilizzabile dall’allevatore per dimostrare alle autorità competenti che opera secondo quanto previsto dalla normativa e cioè: conosce i pericoli ed i rischi igienico-sanitari della sua attività ·adotta comportamenti che gli permettano di ridurre al minimo tali rischi · imposta e realizza le registrazioni necessarie ai fini della rintracciabilità. A tal fine il manuale contiene le indicazioni tecniche ed operative per una corretta gestione delle diverse fasi della produzione, inoltre elenca ed illustra la documentazione che deve essere adottata per la rintracciabilità. La gran parte della documentazione è già in possesso degli allevatori che dovranno semplicemente conservarla in modo ordinato; alcune informazioni, invece, vanno raccolte e registrate separatamente nelle schede fornite negli allegati. Il Manuale sarà distribuito gratuitamente agli allevatori aderenti al servizio di consulenza tecnica sia tramite i Caseifici, che direttamente ai singoli allevatori aderenti.
In alternativa è possibile richiederne una copia dal sito della FEM versando un contributo, al link www.fmach.it/CTT
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