Il monitoraggio territoriale eseguito dalla FEM al fine di verificare l’andamento della popolazione, il livello di infestazione della frutta coltivata e spontanea e la presenza di antagonisti di Drosophila suzukii, insetto che continua a causare ingenti danni alle coltivazioni dei frutti a polpa rossa, ha consentito dunque la cattura di un parassitoide alieno mai riscontrato al di fuori del suo areale di origine e mai segnalato fino ad ora in Europa. La Leptopilina japonica risulta molto attiva nelle zone di origine (Asia) su larve di D. suzukii.
Dopo l’iniziale riconoscimento, basato sui caratteri morfologici, è stata necessaria una conferma attraverso l’analisi molecolare, il cui responso è giunto recentemente ed ha confermato la prima identificazione. “A seguito di questo primo ritrovamento - spiegano Alberto Grassi e Simone Puppato del Centro Trasferimento Tecnologico FEM - si è dato avvio ad uno specifico studio che ha previsto il campionamento di frutti coltivati e selvatici raccolti direttamente dalla pianta e conservati in cella climatica al fine di verificare l’eventuale sfarfallamento di altri parassitoidi alieni. L’indagine è ancora in corso, ma è possibile fin d’ora affermare che la presenza di L. japonica è già diffusa in provincia, in quanto è stata riscontrata in altri cinque siti distanti fra loro fino a 20 km e collocati ad altitudini comprese fra 211 e 685 m s.l.m.”.
Foto parassitoide Leptopilina japonica