Il bollettino, curato dal Centro Trasferimento Tecnologico, fa sintesi di temperature e stadio di sviluppo delle specie foraggere e fornisce specifiche indicazioni gestionali che l’allevatore può mettere in pratica fin da subito.
Riuscire a determinare con precisione quando intervenire in campo, ad esempio per le attività di sfalcio e pascolamento, è fondamentale, perché da questa scelta dipendono, tra le altre cose, la conservazione del cotico erboso e la qualità del foraggio. Ecco dunque che ogni settimana, lo “stadio fenologico” delle principali specie prative (graminacee, leguminose e altre dicotiledoni) viene monitorato e documentato in una decina di località trentine presso le quali sono disponibili i dati climatici grazie alla presenza di stazioni meteo della rete FEM e di Meteotrentino. I dati raccolti in campo vengono quindi sintetizzati in diverse schede, una per ogni sito monitorato.
All'interno di ogni bollettino accanto ai dati climatici, vegetazionali e alle foto che mettono in luce gli aspetti caratteristici e distintivi delle principali specie foraggere, sono presenti anche informazioni utili agli allevatori per l'attività quotidiana in campo.
Il Centro Trasferimento Tecnologico ha creato il bollettino fenologico delle specie prative
Allevatori, per gestire al meglio i prati ora c'è il bollettino FEM
Qual è il momento più opportuno per iniziare i lavori di concimatura ed erpicatura dei prati? E per sfalciarli? Quando iniziare il pascolamento primaverile? Oggi c'è un nuovo strumento per gli allevatori per gestire al meglio prati in provincia di Trento. E’ il bollettino fenologico delle specie prative messo a punto dalla Fondazione Edmund Mach, con uscita settimanale, tra aprile a giugno, e disponibile sul sito FEM.