I tecnici e i ricercatori della Fondazione Edmund hanno testato per tre anni dal punto di vista agronomico ed enologico oltre 30 varietà di vite resistenti presenti sul mercato. Le hanno attentamente studiate nei campi sperimentali dislocati in Piana Rotaliana, Vallagarina e Valsugana, per capire innanzitutto come si adattano a diverse altitudini e a diverse condizioni climatiche, ma valutandone anche la fenologia, la fertilità, la produttività, la tolleranza alle principali malattie fitosanitarie, il potenziale enologico rispetto a due varietà tradizionali: Chardonnay e Marzemino.
All’incontro sono intervenuti in apertura il presidente di FEM e il vicepresidente di CIVIT. Il presidente FEM, Mirco Maria Franco Cattani ha spiegato: “La collaborazione integrata di ruoli ed esperienze complementari, che sorregge il progetto VEVIR, ha prodotto un risultato estremamente positivo, perchè pienamente rispondente agli obiettivi previsti, in grado di fornire un valido supporto ai viticoltori ed agli operatori commerciali, armonizzando la produzione in campagna con le necessità urgenti di preservare la salubrità del territorio a beneficio di quanti lo abitano e frequentano. Per FEM è un’ ulteriore sprone nella propria missione di sostegno e affiancamento agli agricoltori, che è stata ragione della sua fondazione”. Fabio Comai, vicepresidente del Consorzio Innovazione vite che avrà il compito di promuovere queste varietà tra i viticoltori, ha spiegato che il progetto ha dato molte soddisfazioni in quanto oltre a CIVIT sono state coinvolte le cantine del Trentino che hanno potuto sperimentare in prima persona i risultati raggiunti.
Lorenzo Gretter, responsabile tecnico di CIVIT, ha evidenziato obiettivi e opportunità del progetto, Marco Stefanini ha parlato dell’attività di miglioramento genetico. Nell’intervento di Maurizio Bottura, Alberto Gelmetti, Michele Margoni, Bruno Mattè, Flavio Mattedi sono stati messi in luce i risultati agronomici delle varietà resistenti in Trentino; Duilio Porro e Stefano Pedò hanno portato l’attenzione sugli aspetti nutrizionali delle varietà resistenti. Infine, gli aspetti compositivi dei vini sperimentali ottenuti da varietà resistenti in Trentino sono stati messi in luce da Sergio Moser e Tomas Roman. L’incontro è stato moderato da Vincenzo Betalli del CIVIT.
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Intervista Maurizio Bottura (Centro Trasferimento Tecnologico FEM)
Il video sarà disponibile sul canale Youtube della Fondazione Mach anche successivamente all'evento www.youtube.com/fondazionemach