Termina qui l’omaggio a Fortunato Depero con cui è stata inaugurata la rubrica "Ritratti". Una profonda indagine sulla vita e sull’opera dell’esponente del futurismo più eclettico, conosciuto nel mondo, che ha reso celebre e culturalmente ricco il Trentino.
"Ritratti" continuerà il percorso di scoperta e valorizzazione di quelle che sono state e sono tuttora le menti eccellenti presenti nel territorio che, toccando varie discipline, contribuiscono alla crescita della nostra civiltà, influenzando positivamente anche il contesto socio culturale locale.
Si sono alternati, per chiudere l’approfondimento su Depero voci, ritratti e pensieri di alcuni fra i più celebri artisti contemporanei che, pur lavorando a livello internazionale, hanno deciso di tenere saldo il legame con il Trentino.
Sono stati coinvolti artisti con focus e ricerche diverse, chi vicino alla pittura, chi alla musica, alla scienza, a tematiche ambientali, sociali e partecipative, non poteva quindi mancare la fotografia, strumento di indagine dell’attualità che Dido Fontana utilizza in modo significativo e perturbante.
"Ritratti" si allinea alle parole di Dido Fontana per un ultimo ringraziamento collettivo a Fortunato Depero.
DIDO FONTANA (Mezzolombardo 1971, vive tra Borgo Valsugana e gli USA)
Fotografo con casa a Borgo Valsugana che lavora nel mondo. Sembra un modo di dire invece le foto di Dido Fontana sono esposte e viste dagli Stati Uniti, Asia ed Europa. Uno scatto che impressiona gli attimi più veri e crudi della realtà. Le sue immagini portano alla luce il sommerso e ciò che è bandito agli occhi del pubblico borghese. Un modo per svegliare le coscienze e ricordare che le diversità sono la base della nostra società ed è su quelle che dobbiamo insistere e lavorare ricercare di un nuovo equilibrio sociale.
Dai suoi scatti si evince la vicinanza al mondo della moda ma sempre con un atteggiamento provocatorio caratterizzato dalla sottile ironia dark.
Scuotere, scioccare, infastidire e impressionare sono azioni che gli scatti di Fontana riescono a raggiungere senza artifici o sovrastrutture, semplicemente evidenziando attimi reali. L’aspetto più forte delle opere di Dido Fontana è infatti la consapevolezza che si tratta di pura verità.
L’influenza positiva di Depero presente in piccole isole d’intuizione
A mio avviso l’influenza che Depero ha sprigionato è finita da un bel po’. Capacità di visione alternativa, di amore per l’incertezza e l’eccitazione che si prova quando si crea e propone qualcosa al di fuori dagli schemi non so se sia un’eredità spalmata in tutto il Trentino. Sicuramente c’è a piccole zone, delle isole d’intuizione e curiosità sparse per il Trentino. Nella media il consenso è più importante della ricerca. Se c’è o c’è stato un elemento geniale non significa che sia una caratteristica comune di un luogo o tempo. Tutto passa attraverso la sensibilità personale, se qualcosa attecchisce: sì o no. Editor intelligenti, appaltatori intelligenti, artisti intelligenti ecc.ecc.
Omaggio ai combattenti contemporanei
L’aspetto più primitivo di Depero. Di come delle grafiche che potrebbero stare benissimo scolpite nelle piramidi Maya possano funzionare alla grande anche sulla copertina di Vogue. Immagino Goldrake uscire da una sua réclame.
Mi piace pensare ad un robot-guerriero-tecnologico-tribale dentro di noi, spesso i miei ritratti sono dedicati a questi combattenti contemporanei.
Trentino fucina d’arte del futuro
Ci sono nato. Ho una casa sul fiume Brenta. Quindi un po’ per caso e un po’ per scelta. Ho altri posti che sento casa.
Non credo negli interventi pubblico-sociali che mirino a formare una cultura collettiva, o uno stato d’animo comune. Credo nella singola persona o piccolo gruppo.
C’è molto fermento in zona, parlo da due-tre anni in qua: agenzie di comunicazione, collezionisti appassionati e curiosi, gallerie d'arte …tutte premesse per diventare una bella fucina.
Per quello che mi riguarda, penso al mio, alla cerchia di persone e situazioni che conosco bene e che posso trattare con onestà. Riesco ad interessarmi molto agli esseri umani ma per niente ai cittadini e le cose correlate ad essi.
Vada come vada secondo me va bene.
Artista vs società?
Sì, se consideriamo l’artista un elemento che dà la possibilità di vedere le cose nell’essenza e che crea collegamenti differenti. Sì se l’artista conosce bene il proprio tempo ed ha, al tempo stesso, una visione universale e atemporale (una volta c’era sempre un filosofo a corte) …spesso non è così.
Col consenso e l’efficienza si perde di forza ed efficacia. L’equilibrio rassicura e impigrisce, tranquillizza l’io ma deprime lo spirito. Depero è stata la superstar del crossover, il mago dell’alto come in basso, del linguaggio della serva; self promoter eccezionale che ha capito e seguito il proprio intuito quando rompendo le differenze tra arte alta e arte bassa è riuscito a creare un immaginario che punta direttamente al sistema nervoso centrale e bypassa quello sensitivo: simboli piuttosto che figure, frequenze piuttosto che colori, archetipi tribali invece di narrazione. Per alcuni viene naturale.
ps: Depero Vs marketing
RINGRAZIAMENTI
Si ringraziano per la generosa partecipazione: Stefano Cagol, Luca Coser, Veronica de Giovanelli, Christian Fogarolli, Dido Fontana, Jacopo Mazzonelli, Valentina Miorandi.
Foto: copyright Frankie Vaughan
di Giovanna Felluga