
Tutto parte da quanto dichiarato dai proprietari e/o conduttori dei fondi agricoli con la Domanda Unica di contribuzione, redatta dai Centri di Assistenza Agricola. La dichiarazione nella Domanda Unica della coltura praticata sostituisce a tutti gli effetti l’obbligo di presentare la denuncia di variazione colturale anche al Catasto.
I dati acquisiti dall’organismo pagatore, l'Agenzia provinciale per i pagamenti in agricoltura (APPAG), vengono comunicati al Servizio Catasto in forma di "proposte di aggiornamento colturale"; successivamente il Servizio controlla puntualmente tutte le particelle per cui è stata presentata una dichiarazione di variazione colturale. Queste verifiche utilizzano le ortofoto e, nei casi dubbi, possono essere approfondite tramite sopralluogo sul posto da parte dei tecnici catastali.
Questo progetto si prefigura come strumento volto a migliorare i servizi al cittadino, nel caso specifico rivolto al mondo agricolo, agevolando gli adempimenti burocratici connessi alle variazioni colturali (di fatto quasi azzerandoli) e si concretizza in un concreto risparmio, sia in termini economici che di tempo.
Vi sono, inoltre, dei risvolti positivi anche per l'Amministrazione provinciale per quanto riguarda l’aggiornamento del Catasto e la pianificazione: un dato coerente alla realtà, collaudato e condiviso, è infatti una garanzia per i suoi utilizzi nelle attività di governo del territorio.