
"Per il Trentino il paesaggio viticolo vuol dire storia e tradizione, nel tempo ha rappresentato sviluppo ed economia per il territorio, oltre a caratterizzarlo in modo determinante", ha detto ancora Tonina, ricordando che negli Stati Generali della Montagna della scorsa primavera il tema trasversale del paesaggio è stato quello che ha suscitato maggiore interesse. "Se il Trentino è così come è oggi lo dobbiamo ai settant'anni della nostra Autonomia, che ha garantito sviluppo tenendo conto delle nostre caratterizzazioni. La parola di cui adesso dobbiamo tenere conto è 'qualità' in ogni ambito: quello agricolo, economico, della mobilità, paesaggistico. Dobbiamo lavorare bene, con rispetto e attenzione per il nostro territorio, che va valorizzato, sostenuto e anche comunicato in modo corretto, considerando che anche di fronte ai grandi cambiamenti in atto, economici e climatici, possiamo fare la differenza". Ricordando anche che il Trentino nel 2026 ospiterà il grande evento delle Olimpiadi, Tonina ha auspicato, in conclusione del suo saluto, che possano essere ricordate come le Olimpiadi della sostenibilità, che lasceranno ricadute positive per il Trentino del futuro.
Il paesaggio vitivinicolo offre un esempio particolarmente significativo, per l’importanza in termini ambientali, economici e sociali che assume nel contesto trentino, di una tensione tra tutela e promozione che caratterizza il tema del paesaggio più in generale. Il convegno di oggi vuole offrire un'occasione di confronto su questioni di grande attualità, coinvolgendo non solo studiosi appartenenti a settori disciplinari diversi, ma anche operatori del settore. I tanti fattori che si intrecciano in queste tematiche sono stati ricordati anche dal preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento Fulvio Cortese, che ha dato il benvenuto ai partecipanti. Anna Simonati, docente all'Università di Trento di diritto pubblico e urbanistico ha anticipato che la giornata odierna rappresenta l'inizio di un percorso duraturo di un gruppo di lavoro che si occuperà di un tema polivalente di grande interesse, fornendo strumenti operativi per gestire oculatamente il territorio viticolo. Il convegno è poi entrato nel vivo dei lavori, aperti da un excursus storico del sovrintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento Franco Marzatico, che ha parlato delle interazioni fra uomo e ambiente, popolazioni e luoghi, evidenziando l'importanza dell'eredità culturale del paesaggio e della simbologia della vite e del vino, che caratterizzano le diverse culture e civiltà dai tempi più remoti.
Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa
In allegato: intervista