
La necessità di aprire le porte ai giovani è determinata anche dalla crescita dell'età media dei dipendenti, attestata attualmente sui 50 anni di età. E’ necessario quindi investire su nuove risorse, puntando sul trasferimento di competenze e sul senso di appartenenza all’amministrazione provinciale dei neoassunti, così come dei dipendenti di lungo corso.
Poiché la passione per il proprio lavoro nasce anche da un buon inserimento nell'organizzazione, i neo assunti dovranno svolgere un percorso formativo di 200 ore e, nello svolgimento del lavoro d’ufficio, saranno affiancati da un tutor, il dirigente o il direttore della struttura all'interno della quale ogni nuova unità lavorativa è inserita, nonché da un mentor, individuato in un dipendente appositamente formato per le mansioni di "accompagnamento" e trasmissione delle competenze al collega più giovane. Al termine del percorso formativo e lavorativo vi sarà una valutazione finale, propedeutica ad un’eventuale trasformazione del rapporto di lavoro in un tempo indeterminato. Tutto ciò, è in linea con il Piano strategico per la pianificazione e lo sviluppo del capitale umano, messo a punto dalla Provincia da un lato per valorizzare il personale già presente e dall'altro per favorire un migliore inserimento lavorativo del personale più giovane.
Questa esperienza innovativa sarà adottata in futuro anche con riferimento ai fabbisogni dei comuni trentini; la formazione dei nuovi aggiunti sarà prioritaria al fine di assicurare agli enti locali la disponibilità di personale preparato.
All.: slides (evoluzione dell'età media nella Pubblica amministrazione)