La proposta è motivata dal fatto che al 30 settembre scorso era stato posticipato, rispetto a quello originario del 17 aprile, in quanto ricadeva nel periodo in cui erano in vigore le limitazioni imposte allo spostamento delle persone a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-1, il termine di presentazione delle domande di concessione del contributo previsto per i coltivatori diretti, mezzadri e coloni per i versamenti previdenziali obbligatori.
La normativa regionale che disciplina la materia prevede la concessione di un contributo annuale, integrativo dei versamenti ad un fondo pensione complementare, ai coltivatori diretti, mezzadri e coloni, nonché ai loro familiari che li coadiuvano, iscritti all'Inps e che operano in aziende zootecniche che si trovano in condizioni sfavorite.
Il contributo è di 500 euro all'anno per un massimo di dieci anni a condizione che l'interessato versi nel fondo pensione complementare una somma di almeno 500 euro all'anno. Competente a gestire l'istruttoria è l'Apapi, l'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa.