
Quest’anno la competizione ha coinvolto le seguenti nazioni: Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Lussemburgo, Slovenia, Croazia, Republica Ceca, Slovacchia, Spagna e Svizzera. In totale hanno partecipato 32 scuole enologiche, ognuna delle quali con due studenti dell'età compresa tra i 17 e i 25 anni. L'Italia era rappresentata da quattro scuole: Conegliano, Laimburg, Ora e San Michele all'Adige, quest’ultima con i due studenti Giacomo Saltori e Mirco Pedegani accompagnati dal docente Luca Russo.
Nei test di viticoltura era richiesta la conoscenza delle diverse forme d'allevamento, dei portainnesti, delle varietà internazionale e saper eseguire concretamente una potatura della vite. Per la patologia gli studenti dovevano diagnosticare le diverse malattie della vite e distinguere gli insetti dannosi da quelli utili. In enologia era necessario conoscere i diversi processi di vinificazione, e sapere eseguire i vari trattamenti al vino. Nella degustazione bisognava riconoscere i vini varietali e avere competenza sui diversi caratteri sensoriali.
La commissione esaminatrice era composta dagli insegnanti delle diverse scuole partecipanti e della scuola organizzatrice.
Da quando ha iniziato a partecipare, nel 2012, la Fondazione Mach si è sempre distinta in questa gara: nel 2012 terzo posto assoluto per Umberto Pilati ad Ascoli Piceno; nel 2014 primo posto assoluto per Marco Comai e terzo posto per Gabriele Furletti ad Ath (Belgio); nel 2015 secondo posto assoluto per Andrea Antonelli a Klosterneuburg (Austria); nel 2016 terzo posto nella prova di viticoltura per Ada Fellin a Morges (Svizzera); nel 2017 secondo e terzo posto assoluto per Valentino Pedrotti e Luca Balboni ad Avize in Champagne (Francia) mentre nel 2018 medaglia di bronzo nella prova di squadra per gli studenti Francesco Valer e Andrea Morelli a Novo Mesto (Slovenia).