Sottolinea il presidente FEM, Andrea Segrè: “La presenza di un Premio Nobel ad un evento organizzato dalla Fondazione Mach è innanzitutto una prova della qualità dei relatori che partecipano alle nostre iniziative, oltre che dell’interesse riscosso dalla comunità scientifica trentina a livello internazionale.
La scienza è trasversale; le scoperte nelle biotecnologie degli alimenti possono essere la base per studi rivoluzionari in ricerca di base. È ’interessante notare come il microorganismo protagonista delle fermentazioni vinarie oggi sia divenuto un modello importante per comprendere i meccanismi di regolazione della cellula, dall'obesità al cancro. La Fondazione Mach sta investendo molto sulle ricerche preventive, ovvero su come contrastare le conseguenze dell’invecchiamento della popolazione, attraverso l’approccio multidisciplinare One-Health”.
Anni di studio sul lievito di birra, nel suo laboratorio di Tokyo, hanno portato il biologo cellulare ad identificare i geni chiave del processo dell'autofagia. L'esistenza di questo meccanismo era stata ipotizzata negli anni Sessanta, ma solo le ricerche condotte da Ohsumi negli anni Novanta hanno permesso di conoscere a fondo questo processo. Un meccanismo che ha avuto un ruolo di primo piano anche nella comprensione dei meccanismi all'origine di malattie diffuse, come le infezioni e i tumori.
“Le cellule dei lieviti sono relativamente semplici da studiare e risultano un modello formidabile per lo studio di alcuni geni cruciali per i processi cellulari umani” spiega il ricercatore Duccio Cavalieri, che ha organizzato l'evento nel 2015.
In particolare, i geni del ciclo cellulare ed i loro meccanismi di funzionamento, ancora così attuali, sono stati scoperti in lievito ed hanno portato nel recente passato a due premi Nobel per la biologia nel 2001 ed un premio Nobel per la Chimica nel 2004. Un importante vantaggio della sperimentazione in lievito è il ridotto costo degli esperimenti, che unito alla conservazione dei meccanismi fondamentali di funzionamento della cellule tra specie diverse, rendono questo organismo modello utile anche per l’assenza dei problemi etici che derivano dall’uso di modelli animali.
L'annuncio è stato dato qualche giorno fa al Karolinska Institutet di Stoccolma. Il commento del presidente FEM Segrè
Nobel per la medicina a Ohsumi, relatore in Trentino al congresso lieviti "Years 2015"
Yoshinori Ohsumi, biologo giapponese vincitore a Stoccolma del premio Nobel per la Medicina 2016, è stato lo scorso anno in Trentino, relatore del convegno sui lieviti “Yeast 2015” promosso dalla Fondazione Edmund Mach, evento che ha radunato a Levico i più illustri ricercatori del settore agro-alimentare, medico, farmacologico e delle energie alternative.
Il biologo, premiato per la sua scoperta sui meccanismi dell’autofagia cellulare, un processo fondamentale che consente alle cellule di riciclarsi e rinnovarsi, ha partecipato infatti come invited speaker dal 6 al 12 settembre 2015 alla 27° edizione del Convegno internazionale sulla genetica e la biologia molecolare dei lieviti. (s.c.)
Il biologo, premiato per la sua scoperta sui meccanismi dell’autofagia cellulare, un processo fondamentale che consente alle cellule di riciclarsi e rinnovarsi, ha partecipato infatti come invited speaker dal 6 al 12 settembre 2015 alla 27° edizione del Convegno internazionale sulla genetica e la biologia molecolare dei lieviti. (s.c.)