Martedì, 08 Settembre 2015 Comunicato 2194

La Fondazione Mach analizza la componente biologica del futuro centro di speleoterapia in Val Trompia
NELLA MINIERA ABBANDONATA PER STUDIARE LA PUREZZA DELL'ARIA

Gli studiosi della Fondazione Mach stanno lavorando in un'ex miniera per analizzare la qualità dell'aria. L'ente di San Michele all'Adige è stato coinvolto da Cassa Padana nella realizzazione di un centro di speleoterapia in Val Trompia (Brescia): i dati rilevati dai ricercatori trentini serviranno a valutare se la grotta è adatta a essere trasformata in un luogo di cura per l'asma e altre malattie dell'apparato respiratorio, come avviene già in Valle Aurina, in Polonia e in Romania. In particolare, gli esperti FEM si concentreranno sulla componente biologica aerodispersa.-

Entrare per un chilometro nel ventre della montagna e misurare la qualità dell'aria, stabilendo se essa è abbastanza "pura" per accogliere persone con problemi respiratori. I ricercatori della Fondazione Mach stanno partecipando a uno studio nell'ex miniera Sant'Aloisio di Collio, in Val Trompia, promosso da Cassa Padana, una banca locale che appartiene alla Federazione delle Banche Etiche ed Alternative europee. L'obiettivo è quello di realizzare un Centro di speleoterapia all'interno della cavità, come già è stato fatto in Valle Aurina, a Wieliczka in Polonia e a Turda in Romania. La speleoterapia è un trattamento basato sulla frequentazione di grotte naturali o di miniere dismesse, caratterizzate da idonei parametri ambientali, al fine di curare alcune patologie dei polmoni, come l'asma. Per procedere con il progetto è però necessario definire in modo scientifico la componente biologica aerodispersa all'interno della miniera ed è proprio su questo aspetto che si stanno concentrando gli studiosi di San Michele all'Adige. Per verificare le condizioni ambientali e l'idoneità del luogo ad uso terapico, in uno dei corridoi della miniera è stato installato un sito di analisi aerobiologiche. I macchinari acquisiscono in continuo un campione d'aria che consente di individuare l'eventuale presenza di pollini e spore fungine: in una grotta ci si attende che queste componenti, che possono essere causa di problemi respiratori, siano pressoché nulle. Un ulteriore campionamento svolto mensilmente mira a caratterizzare la qualità microbiologica dell'aria, verificando la presenza di muffe, lieviti e batteri. Le stesse analisi vengono contemporaneamente effettuate all'esterno della miniera, per poter effettuare un confronto con l'area aperta circostante. Lo studio, iniziato quest'estate, si protrarrà per 12 mesi. (l.g.) -



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