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Le ricadute economiche di un afflusso così rilevante e continuo sono ben documentate da uno studio condotto dal museo, recentemente aggiornato.
L'ottima performance del 2014, ha fruttato al MUSE l'ottavo posto nella graduatoria annuale de Il Giornale dell'Arte, un risultato che colloca il museo fra le grandi istituzioni culturali italiane come gli Uffizi a Firenze, Palazzo Pitti e Castel Sant'Angelo.
Un organismo in evoluzione costante, una fabbrica di cultura, un laboratorio di sperimentazione, una nuova presenza nella geografia della città di Trento: questo è stato il MUSE, il Museo delle Scienze di Trento nell'arco dei suoi primi 21 mesi di vita. Fin dai suoi primi passi il museo ha assunto la forma di spazio pubblico, aperto alle più diverse contaminazioni con un programma di mostre, attività, eventi per il pubblico, programmi educativi e di comunicazione della scienza che hanno mobilitato l'interesse di un milione di persone. È questo il risultato che oggi il museo festeggia e che rende in prima battuta orgoglioso il numeroso e composito team e il suo direttore, Michele Lanzinger: "Il MUSE è una macchina molto strutturata ed efficace grazie a un percorso di ottimizzazione delle risorse messe a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento e dalla capacità di produrre entrate proprie. Questo meccanismo si basa su uno staff motivato e molto capace. Il risultato è un'azione che muove su due piani distinti ma integrati: un museo che è e rimane una struttura culturale rivolta alla propria comunità e pertanto partecipe dalla dimensione sociale locale, così come una macchina culturale dallo sguardo internazionale per quanto riguarda determinati settori, come quello della ricerca scientifica e della capacità di attrazione di pubblici al di fuori delle Provincia di Trento, quindi anche una struttura ad alta valenza economica. Un tipo di economia che si traduce in occupazione di qualità e, di nuovo, che si riflette e partecipa alla dimensione economica locale". -