La Fondazione Mach, nell'anno dell'Esposizione universale, ha organizzato "Mach2Expo", la reunion degli ex alunni, scelti tra coloro che si sono diplomati negli ultimi cinquant'anni. L'evento di oggi è servito a creare un ponte tra le diverse generazioni che, nell'ultimo mezzo secolo di storia, si sono sedute sui banchi di San Michele all'Adige.
Alle 11, nell'auditorium del Padiglione Italia, si è tenuta la cerimonia inaugurale alla presenza del presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè, e dell'assessore provinciale all'Agricoltura, Michele Dallapiccola. Il focus della giornata è stato sui temi dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente, le tre "A" che da sempre costituiscono le fondamenta dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige.
"Il ruolo di FEM, con le sue quattro funzionalità riunite sotto lo stesso tetto, è unico in Italia e forse anche nel mondo", ha esordito il presidente Andrea Segrè, davanti alla platea di ex studenti. "Con questo evento volevamo valorizzare l'esperienza della Fondazione in un luogo, l'Esposizione Universale, che tratta un tema assai collegato alle molteplici attività della nostra istituzione in campo agricolo, alimentare e ambientale. La sfida che voglio intraprendere è quella di mantenere alto il valore di questa realtà, rendendo ancora più brillante questo gioiello. Siamo diventati uno dei migliori centri di ricerca nell'ambito agro-food perché siamo riusciti a far funzionare il ‘triangolo della conoscenza', fatto di eccellenze nella scienza, nell'educazione e nell'innovazione".
Rientra in quest'ottica anche la costituzione del Centro Agricoltura, Ambiente e Alimentazione in collaborazione con l'Università di Trento. Il Centro, che si occuperà sia di didattica sia di ricerca, sarà un'area di lavoro comune per docenti e ricercatori e permetterà di incrementare la produzione scientifica e la partecipazione congiunta a progetti di ricerca, facendo massa critica e aumentando così anche le chance di acquisizione di risorse europee. Un progetto che, all'auditorium del Padiglione Italia, è stato applaudito anche dall'ex studente dell'Istituto Agrario e oggi docente all'Università di Udine, Ruggero Osler.
"La verità che arriva dai dati scientifici predisposti dalle istituzioni di ricerca del sistema provinciale trentino, come la Fondazione Mach, è la risposta giusta e autorevole ai quesiti dei consumatori. Dall'altra, la passione che ogni addetto di questo settore mette nel suo lavoro, fa la differenza sul mercato", ha fatto notare nel suo intervento l'assessore Michele Dallapiccola. "Siamo una terra di mezzo, contaminata da tante culture – ha proseguito l'assessore -. È fondamentale essere orgogliosi di tutto quello che facciamo e, in questo modo, trovare l'identità che ci può aiutare a superare la crisi. Voi come ex studenti questo percorso lo avete già fatto".
Dopo gli interventi delle autorità, è stata la volta della premiazione degli studenti meritevoli. Sul palco sono saliti Christian Hauser, fresco di diploma all'Istituto tecnico, Luca Loner e Valentino Dallagiacoma, appena laureati in Viticoltura ed Enologia, ed i nuovi dottori di ricerca FIRST Alberto Maria Cattaneo, Claudia Guidi ed Emanuela Kerschbamer.
"La nostra è una scuola con radici solide, ma anche con una visione aperta e internazionale. Chi studia e chi ha studiato a San Michele entra a far parte di una vera famiglia", ha detto il dirigente scolastico dell'Istituto agrario Marco Dal Rì. Tra gli ex studenti accompagnati nel capoluogo lombardo c'erano esperti che hanno fatto carriera negli ambiti dell'economia agraria e dell'enologia, oltre a diversi ex docenti e al rappresentante dell'Unione diplomati Istituto agrario (Udias) nel Cda FEM, Angelo Rossi. "Questa reunion potrebbe diventare un appuntamento fisso annuale, un momento di riflessione per la nostra comunità".
La reunion "Mach2Expo" è stata anche l'occasione per valorizzare il database degli alunni, contenente gli oltre 7.000 nominativi di chi, dal 1876 al 2015, si è diplomato nella scuola agraria, sia nei percorsi professionali sia in quelli tecnici e nella scuola di dottorato. La prospettiva futura è quella di sfruttare la banca dati del progetto Alumni Edmund Mach per attività di formazione e di aggiornamento, rafforzando il senso di appartenenza alla "casa comune" dell'Istituto. (l.g.)
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Fonte: FEM