L’ambito premio, istituito nel 2014 in onore del primo direttore della rivista “Food Research”, Fred Wilbur Tanner, viene consegnato ogni anno agli autori degli articoli più citati dalla comunità scientifica tra quelli apparsi sulle riviste pubblicate dall’Institute of Food Technologists.
La cerimonia si è svolta a Chicago nella sede dell’IFT, davanti a una platea di studiosi arrivati da tutto il mondo. Il testo, intitolato “Il caso del consumo di antocianine per promuovere la salute umana”, presenta una valutazione generale sulla letteratura esistente per quanto riguarda gli effetti provati dei composti colorati di piccoli frutti e uve rosse, ed ha ricevuto nei due anni successivi alla pubblicazione 41 citazioni.
L'articolo è stato pubblicato assieme ai ricercatori dell’Australian Wine Research Institute (AWRI) ad Adelaide, all’interno di un progetto di ricerca bilaterale cofinanziato dai rispettivi governi di Trentino e del South Australia.
Il riconoscimento è stato ritirato dal Direttore Generale AWRI, Dan Johnson, a nome di tutti i coautori. “È particolarmente piacevole ricevere un premio sulla base di citazioni tra pari da una rivista specializzata nella scienza dell'alimentazione. Questo testimonia l'importanza della collaborazione scientifica per raggiungere ottimi risultati", ha commentato a caldo lo scienziato.
“Ci sono prove evidenti dei benefici che derivano dal consumo delle antocianine: dall’azione contro il cancro, il diabete e l’obesità alla protezione del sistema neurologico e cardiovascolare”, spiega Fulvio Mattivi, responsabile del Dipartimento Qualità alimentare e nutrizione della Fondazione Mach e autore, assieme alla collega Elisa Pojer, della ricerca. “L’aggiunta di cibi e bevande ricchi di questi composti entro una dieta e uno stile di vita sani può avere effetti importanti sulla salute pubblica”. (lg)