Un centinaio di esperti di spettrometria di massa isotopica al 1° simposio nazionale
In Trentino il primo simposio nazionale sulla spettrometria di massa isotopica
Dalla tracciabilità all’autenticità alimentare, dalla scienza forense all’idrologia, passando per l'ambiente, l’antidoping, l’archeometria. Sono infiniti i campi di applicazione della spettrometria di massa isotopica, una tecnica analitica per tracciare l'origine e caratterizzare l'ambiente, identificando ad esempio l'autenticità degli alimenti, l'impatto dei cambiamenti climatici sull'ambiente, le vie migratorie degli uccelli e le tracce di sostanze dopanti.
La Fondazione Edmund Mach, dove è attivo uno dei laboratori più all'avanguardia a livello nazionale per la tracciabilità degli alimenti, ha ospitato il primo simposio nazionale di spettrometria di massa isotopica organizzato in collaborazione con la Divisione di Spettrometria di Massa della Società Chimica Italiana.
Il convegno è patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Società Chimica Italiana Trentino Alto Adige Südtirol, e vi si sono iscritti oltre cento ricercatori, provenienti da tutta Italia, ma anche da Cina, Inghilterra, Germania e Austria. L'evento ha inaugurato una nuova serie di workshop dedicati alle applicazioni di una particolare tecnologia, che è la spettrometria di massa isotopica. Lo scopo è quello di riunire la comunità italiana di ricercatori che lavorano in questo campo, per favorire la discussione e la cooperazione tra ricercatori provenienti da istituzioni pubbliche e private e la comunicazione tra le esigenze industriali e la conoscenza accademica.
Al convegno, a margine dei contributi scientifici, sono intervenuti il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Annapaola Rizzoli e il direttore del dipartimento Terra e Ambiente del CNR, Enrico Brugnoli.
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