“Quello messa in campo dalla Provincia autonoma di Trento per tutelare questa preziosa risorsa è un impegno di presenza, di vicinanza e di assistenza tecnica, ma anche parzialmente economica -ha evidenziato l'assessore Dallapiccola- sia nell'incentivare le nostre start up agricole sia nel mostrare questa bellezza ai nostri ospiti, affinché abbiamo la percezione di vivere in un territorio in armonia innanzitutto con se stesso”. La Fondazione Mach poggia tutte le sue attività sulla biodiversità – ha proseguito il direttore Menapace - nella formazione, nella ricerca e nel trasferimento tecnologico. “Un lavoro che prosegue da decenni, e anche per il futuro, in virtù proprio delle indicazioni che arrivano dal Governo provinciale, sarà sempre massima l'attenzione a questa preziosa risorsa, in un'ottica di sostenibilità”. Il direttore del Museo Kezich ha evidenziato l'importante sinergia con FEM, definendo i due enti “due facce della stessa medaglia”.
L'iniziativa è proseguita con la premiazione del concorso APPA “Eco-quiz in missione per il pianeta” che ha coinvolto gli studenti del Centro Istruzione e Formazione di San Michele con 2000 domande a 191 studenti di 14 classi. “Un gioco per educare alla biodiversità le giovani generazioni attraverso il gioco e sfruttando le nuove tecnologie” spiega l'assessore Gilmozzi. Ecco, dunque, i premiati: Davide Gramaglia, Riccardo Dapor, Giacomo Bongiovanni: per loro un IPad, mentre per la classe classe quarta Gestione ambiente territorio un assegno di 500 euro da spendere in materiale didattico.
L'evento “Il Trentino per la Biodiversità” è promosso dalla Provincia autonoma di Trento (tramite i Servizi Agricoltura, Sviluppo Sostenibile e Aree Protette e l’Agenzia per la protezione dell’ambiente) in collaborazione con Fondazione Edmund Mach, MUSE, Federazione provinciale allevatori e Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Hanno contribuito altri enti e associazioni come la sede di Trento del Centro di Ricerca Foreste e Legno del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA-FL), le associazioni ATABio, la Pimpinella, Goever, Biodistretto Val di Gresta, Baldensis, Val BioCembra, Terre erte, Biodiversità rurale di Capriana.
Per tutto il giorno alla Fondazione Edmund Mach si sono svolte visite didattiche e visite guidate alla cantina storica. In mostra anche gli animali, per la gioia del più piccoli, con la presentazione delle razze minacciate da erosione genetica a cura della Federazione provinciale allevatori. Gli studenti hanno organizzato tour guidati nel campus e presentato la ‘diversità’ dei prodotti alimentari che imparano a preparare durante i loro corsi, inclusi i progetti sulla gestione del territorio. I ricercatori hanno spiegato al grande pubblico quali tecniche si impiegano oggi per sviluppare le nuove varietà; è stata messa in mostra la biodiversità vegetale, il modello in vitro di fermentazione intestinale usato per testare l’effetto del consumo di diversi cibi sul microbiota intestinale. Molto frequentato anche il Micro-zoo popolato da diversi tipi di invertebrati (insetti, specie invasive) di forte interesse per l’ambiente naturale e agricolo del Trentino. Non è mancato un focus anche sulle specie aliene, che creano spesso danni alla fauna nativa. Ad arricchire il tutto, un filmato che mostra l’attività dei ricercatori sulle tracce di lupo e orso, lo studio dei pollini, la realtà aumentata nella vigna con i “codici qr” che hanno consentito al pubblico di accedere a molte informazioni relative al vitigno. E, ancora, fiori spontanei e orto biodiverso con un'attenta scelta e disposizione di specie orticole, spontanee e arbusti tipici delle nostre valli. Infine, in vetrina, il "corso gestione ambiente e territorio FEM; "la montagna alpina: un mosaico di biodiversità" e "buone pratiche per la biodiversità"; "corso trasformazione agroalimentare ; "memorie della biodiversità agraria in Trentino” con i documenti dal fondo storico della biblioteca FEM.
Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina è stato aperto con orario continuato, per accogliere i visitatori della festa delle Biodiversità e, attraverso le visite guidate che si sono susseguite durante la giornata, mostrare il sistema agrosilvospastorale della montagna trentina: piccola agricoltura di fondovalle da un lato e sfruttamento controllato di grandi risorse indivise, quali prati boschi e pascoli, dall’altro. Durante la giornata il chiostro ha inoltre ospitato laboratori didattici sulla macinazione dei cerali a cura dei Servizi educativi del Museo e negli spazi interni un’interessante proposta dell’Associazione per la biodiversità agricola “La Pimpinella” sulla riproduzione delle sementi, a cui l’associazione si dedica da tempo.
Fotoservizio Ufficio Stampa FEM e Filmato Ufficio Stampa PAT
- Intervista assessore Michele Dallapiccola
- Intervista assessore Mauro Gilmozzi