“Purtroppo l’evento meteorologico di ieri ha causato danni importanti alle colture, compromettendo il duro lavoro delle aziende agricole. Dobbiamo constatare come eventi di questo genere appaiano sempre più frequenti e intensi, con danni anche sotto il profilo qualitativo e degli impianti ed effetti che si ripercuoteranno anche sulle prossime annate. Va dunque ricordata l’importanza di usufruire degli strumenti a disposizione per la gestione del rischio promossi anche dalla Provincia” ha osservato l’assessore provinciale all’agricoltura.
Nello specifico, secondo le prime rilevazioni la grandine ha colpito con intensità diversa circa 5-600 ettari di meleti in Val di Non (Tres, Vervò, Taio, Tassullo e in parte Tuenno e Cles) e 600 ettari di vigneto in Rotaliana (da Mezzocorona a Roveré della Luna, fino a Cadino, Faedo e San Michele all’Adige). Le varietà maggiormente interessate sono quelle di Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer e in parte Lagrein. Nelle zone in cui la grandine ha colpito i frutti in maniera più pesante, si stima una perdita quasi totale del raccolto, ma i tecnici evidenziano come sia ora presto per effettuare una stima puntuale dei danni. Circa il 95% dei melicoltori e il 75% dei viticoltori trentini sono assicurati contro i danni da maltempo e dunque potranno contare su un intervento economico rispetto ai danni subiti. Inoltre, anche grazie a un contributo provinciale – a partire dal 2020 - è stato possibile estendere a tutti gli assicurati la polizza anche ai danni provocati agli impianti produttivi.
Foto e video a cura dell'Ufficio stampa