Ecco i cinque prototipi selezionati:
LabAdmin: È un sistema di controllo prenotazioni e accessi per officine o spazi condivisi. Gestisce le prenotazioni e le credenziali di accesso agli spazi e alle singole macchine, comprese quelle dove sono necessari particolari standard di sicurezza (come il taglio laser a controllo numerico). Ha lo scopo di abbattere i consumi energetici mettendo in stand-by le macchine, le luci e il riscaldamento, e di diminuire i costi di gestione dei macchinari e degli spazi, riducendo al minimo il personale necessario.
Wondergene: È un dispositivo portatile per le analisi genetiche. Sostituisce il tradizionale laboratorio genetico e, grazie a protocolli e reagenti personalizzati, può essere impiegato per il controllo della qualità e della filiera produttiva, in campo alimentare e zoologico. Nato per la ricerca, oggi accessibile a tutti.
Orthoponics: È la prima soluzione smart per dotare dotare ogni edificio di un orto verticale. Completamente automatizzato, dalla semina al raccolto, combina la tecnologia delle pareti verdi con la robotica, aprendo nuovi ed incredibili scenari in campo agricolo e di sostenibilità ambientale.
Airate: È un sistema che monitora la qualità dell’aria delle città e condivide le informazioni in rete. Costituito da sensori low cost, che possono essere largamente diffusi, e da una interfaccia di condivisione dati, è utile per migliorare la qualità della vita.
Bugbits: È un kit educativo per bambini che propone un’attività educativa e di intrattenimento basata su luci e suoni. Il bambino assembla e decora la sua creazione interattiva, che identifica il colore della superficie su cui è appoggiato, reagendo con l’emissione di luci e suoni. È un sistema modulare facilmente programmabile per fare cacce al tesoro e per interagire con opere d’arte e altre installazioni museali.
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Dal 7 marzo al 17 giugno 2018 i gruppi selezionati parteciperanno ad una formazione di altissimo livello e utilizzeranno il MUSE FabLab come officina per trasformare i loro prototipi in innovazioni pronte per il mercato. A questo progetto di formazione collaborano l’Università di Trento con il C-LAB (Contamination Lab), HIT-Hub Innovazione Trentino (che ha partecipato con le proprie competenze all'individuazione di prototipi e startup oltre che allo sviluppo del programma di coaching), SFIDA 4.0 (uno delle prime digital factory e Smart Manufacturing Hub del nord Italia), Ultrafab (un laboratorio di ricerca e sviluppo che aiuta le aziende a elevare il contenuto tecnologico dei propri prodotti e servizi) e i partner del progetto FabLabNet (FabLab Budapest, FabLab Slovenko e UnternehmerTUM – Makerspace).
I prototipi perfezionati grazie al Fablab2Industry, saranno infine pronti per competere internazionalmente ed essere presentati agli investitori dell’Europa Centrale, assieme ai prototipi realizzati dai team degli altri partner europei (Ungheria, Germania, Repubblica Slovacca, Croazia). In questi Paesi, infatti, si stanno svolgendo parallelamente iniziative simili, che convergeranno negli eventi finali di Budapest, Bratislava e Monaco di Baviera.
Fablab2Industry è un progetto formativo ideato e promosso dal MUSE FabLab e finanziato dal INTERREG Central Europe FabLabNet.