Martedì, 14 Settembre 2021 - 15:19 Comunicato 2510

Venerdì 17 e mercoledì 22 settembre al MUSE
Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, due incontri per conoscerle e amarle

Il riconoscimento delle Dolomiti quale Bene del Patrimonio Mondiale UNESCO costituisce una grande sfida, che assegna agli abitanti e ai visitatori il compito di tutelare e promuovere valori riconosciuti di interesse globale. Siamo tutti chiamati a divenire "cittadini delle Dolomiti", assumendo l'impegno alla conoscenza, alla conservazione e alla valorizzazione di un Bene complesso, composto da formazioni geologiche, ecosistemi fragili, importanti patrimoni floristici e faunistici, luoghi vissuti da secoli da comunità che parlano lingue diverse e conservano culture e identità radicate. Nei paesaggi delle Dolomiti, che oggi attraggono significativi flussi turistici, si rispecchiano una molteplicità di imprese alpinistiche, indagini scientifiche, elaborazioni culturali, produzioni letterarie, artistiche e cinematografiche che le rendono uniche.
Al MUSE, il 17 e 22 settembre, due incontri con il pubblico si propongono di valorizzare i paesaggi unici delle nostre montagne, ampliandone la conoscenza perché, come spiega il geologo del MUSE Riccardo Tomasoni “quali luoghi in continua evoluzione, le Dolomiti sono ambienti fragili e mutevoli e approfondirne la conoscenza è la via maestra per accrescere la consapevolezza che la bellezza e la vivibilità di questi paesaggi dipendono dalla salvaguardia di delicati equilibri”.
Le Dolomiti. Patrimonio Mondiale UNESCO [ Archivio tsm | step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio]

Venerdì 17 settembreBruno Zanon del Comitato scientifico tsm | step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, Riccardo Tomasoni, geologo del MUSE, Maria Bertolini, Servizi Educativi del MUSE e Alessandro de Bertolini, giornalista e ricercatore della Fondazione Museo storico del Trentino presenteranno i contenuti del libro “Le Dolomiti. Patrimonio Mondiale UNESCO” (ETS, 2021) come parte di un ampio progetto culturale che si propone di coniugare l’educazione al paesaggio, all’ambiente e al territorio con l’educazione alla cittadinanza.
«La pubblicazione “Le Dolomiti. Patrimonio Mondiale UNESCO” che accompagna la mostra che è stata allestita in questi mesi dal MUSE – spiega Bruno Zanon, curatore del volume - è un lavoro collettivo che raccoglie competenze e esperienze di più autori e istituzioni appartenenti alla “Rete della formazione e della ricerca scientifica” della Fondazione Dolomiti UNESCO. La pubblicazione va oltre la il riconoscimento UNESCO collocando il patrimonio nel più ampio contesto naturalistico, culturale e paesaggistico delle montagne più belle del mondo».

Mercoledì 22 settembre, invece, il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari, punto di riferimento per la divulgazione della cultura alpina, interpreterà il suo monologo dal titolo “Zigzagando tra le Dolomiti. Storie di uomini, animali e montagne”Lo spazio dei Monti Pallidi come non è mai stato raccontato. Dal Brenta alle Dolomiti Friulane, un susseguirsi di incontri inattesi: volti, avventure, presenze selvatiche, simboli apparentemente distanti tra loro eppure legati da un filo invisibile. Vagando nel tempo e nello spazio.
«Faremo un viaggio immaginario nelle Dolomiti. E lo faremo perpetuando, come in un gioco della fantasia, quel passatempo antichissimo legato alla montagna che è il racconto orale, strettamente legato alla cultura montanara – racconta Ferrari. Il filò – o la “veillà” valdostana – ha caratterizzato le lunghe notti invernali degli alpigiani fin dal Medioevo: era come un rito, che avveniva di sera quando tutta la famiglia si trovava intorno al fuoco, dal nonno al nipote, e il patriarca raccontava storie e leggende intrise di saggezza popolare, racconti spesso ammonitori per impaurire i bambini e farli rigare dritto. Questa volta non faremo paura ai bambini, lo posso garantire. Parleremo della grande varietà umana che ha vissuto e che vive nelle valli dolomitiche, i problemi, le aspirazioni, e gli antichi retaggi che resistono da secoli. Il ritorno dei grandi predatori, la nascita delle alte vie, immagineremo gli sfalci di fine stagione e i preparativi per l’inverno. E speriamo di entrare tutti insieme in quella sottile ipnosi che ogni racconto riuscito sa provocare».

I due eventi sono curati da MUSE e da tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO per la mostra “Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. Fenomeni geologici e paesaggi umani”.

Per prendere parte all’evento, a ingresso gratuito, è necessario registrarsi sul sito MUSE di Trento | Museo delle Scienze - biglietti di ingresso e eventi | Ticketlandia .

La serata verrà trasmessa in streaming anche sul profilo Youtube del MUSE.

(cv)


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