“Quando si parla di Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco, in realtà bisognerebbe riferirsi all'etimo originario della parola stessa che deriva dal greco “diaita” ovvero stile di vita - anticipa il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè -. Allargando la visione oltre al cibo, dobbiamo dunque pensare ad uno stile "medio" (radice di mediterraneo): senza eccessi, basato sull'equilibrio psico-fisico e sulla sostenibilità economica e ambientale”. “La ‘dieta media’ – evidenzia Segrè - va dunque oltre la connotazione geografica: a ragione possiamo parlare di ‘piramide universale della dieta mediterranea’ inserendo alla base della stessa la convivialità, le relazioni, l’attività fisica, l’educazione, le tradizioni, la stagionalità, la riduzione degli sprechi. Questa è quella che ho definito la nostra ‘dieta media’, vale per tutti e ovunque”.
Elliot Berry si concentrerà sull’impatto economico e sulla sostenibilità ambientale dei diversi sistemi alimentari, soffermandosi anche sulle relazioni tra dieta e stress quotidiano. Iris Shai spiegherà invece come è possibile testare l’efficacia dei regimi alimentari sul rischio di malattie croniche, presentando il “Polyphenol basket study”, una ricerca innovativa avviata in collaborazione con la Fondazione Mach, che punta a verificare le proprietà benefiche di prodotti ad alto contenuto di polifenoli.
Kieran Tuohy chiuderà il confronto con un intervento sul microbiota intestinale e sul suo stretto collegamento con il sistema immunitario, il metabolismo e il funzionamento cerebrale. Alla Fondazione Mach infatti si studia il rapporto tra alimenti e salute, in particolare l’effetto degli alimenti sul microbiota intestinale, sul metabolismo e sulla salute fisiologica, mediante modelli di fermentazione in vitro che simulano l’intestino crasso e mediante studi umani di intervento sulla dieta.
Venerdì 2 giugno, nell'ambito del 12° festival dell'Economia, convegno FEM su alimentazione ed esercizio fisico
Dieta e salute: focus sulle più recenti ricerche contro le malattie metaboliche
Le più recenti ricerche scientifiche sulla composizione chimica della dieta mediterranea e i sui suoi effetti benefici nella prevenzione delle malattie metaboliche, come diabete ed obesità, sono al centro del convegno organizzato dalla Fondazione Edmund Mach, nell'ambito del 12° Festival dell'Economia, in programma venerdì 2 giugno, alle ore 15.30, nella sala di rappresentanza della Regione a Trento.
Introdotto dal presidente Andrea Segrè, il convegno vedrà intervenire illustri esperti internazionali come Kieran Tuohy, responsabile del Dipartimento qualità alimentare e nutrizione FEM, e i due ricercatori israeliani, esperti di nutrizione, Elliot Berry della Hebrew University di Gerusalemme e Iris Shai della Ben-Gurion University of Negev di Tel Aviv.
Il tema sarà analizzato secondo l'approccio scientifico One Health che FEM ha abbracciato tra le prime istituzioni in Italia: la salute unica e globale che coinvolge esseri umani, animali e ambiente in una interazione virtuosa di conoscenza, innovazione e gestione delle risorse che a sua volta contempera la sostenibilità dei processi produttivi.
In quest’ottica è risaputo, perché molte ricerche lo hanno dimostrato, che la dieta mediterranea, caratterizzata dalla presenza abbondante di alimenti di origine vegetale, se associata a una regolare attività fisica, è ottimale per la salute umana. In aggiunta a ciò, la piramide alimentare mediterranea è anche più sostenibile per l’ambiente rispetto ad altri regimi dietetici.
Introdotto dal presidente Andrea Segrè, il convegno vedrà intervenire illustri esperti internazionali come Kieran Tuohy, responsabile del Dipartimento qualità alimentare e nutrizione FEM, e i due ricercatori israeliani, esperti di nutrizione, Elliot Berry della Hebrew University di Gerusalemme e Iris Shai della Ben-Gurion University of Negev di Tel Aviv.
Il tema sarà analizzato secondo l'approccio scientifico One Health che FEM ha abbracciato tra le prime istituzioni in Italia: la salute unica e globale che coinvolge esseri umani, animali e ambiente in una interazione virtuosa di conoscenza, innovazione e gestione delle risorse che a sua volta contempera la sostenibilità dei processi produttivi.
In quest’ottica è risaputo, perché molte ricerche lo hanno dimostrato, che la dieta mediterranea, caratterizzata dalla presenza abbondante di alimenti di origine vegetale, se associata a una regolare attività fisica, è ottimale per la salute umana. In aggiunta a ciò, la piramide alimentare mediterranea è anche più sostenibile per l’ambiente rispetto ad altri regimi dietetici.