Il Fondo Centrale di Garanzia – lo ricordiamo - è uno strumento pubblico del Ministero dello sviluppo economico, gestito da Mediocredito centrale, che supporta quelle pmi che hanno difficoltà nell’accesso al credito mediante il rilascio di una garanzia pubblica a favore di banche e altri intermediari finanziari. La garanzia dello Stato esclude la possibilità che, sulla stessa quota di finanziamento, possano essere richieste ulteriori garanzie.
Dal 15 marzo 2019 è entrata in vigore la riforma del Fondo. Le percentuali di copertura, nel complesso ridotte, sono state collegate ad un nuovo sistema di rating per misurare il merito di credito delle imprese e alla tipologia di operazione finanziaria. Da ciò è derivato un maggior incentivo alle regioni e province autonome a siglare con il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’economia e delle finanze gli accordi previsti dal Decreto fund raising al fine di aumentare la dotazione del Fondo attraverso l’apertura di sezioni speciali.
Anche la Provincia autonoma di Trento si è dunque attivata in questa direzione e, nel dicembre 2019, l’Accordo con i due Ministeri è stato sottoscritto. Piazza Dante ha stanziato 5 milioni di euro con i quali vengono incrementate le coperture in modo trasversale a tutte le classi di merito delle imprese. La Sezione speciale così costituita diverrà operativa entro al massimo un paio di settimane. Da qui al seminario di oggi, che aveva come obiettivo anche quello di sollecitare un intervento delle organizzazioni economiche per sensibilizzare i loro iscritti sulle nuove opportunità che si aprono.
Antonio Accetturo ha indicato nel consolidamento e nella crescita dimensionale delle aziende e nel rafforzamento della loro base patrimoniale, oltre che nel miglioramento della qualità delle informazioni da fornire al sistema bancario, gli strumenti per migliorare la “bancabilità” delle pmi. Gianpaolo Pavia, nella sua articolata esposizione, ha ricordato alcuni numeri del Fondo centrale di garanzia riferiti alle pmi. Dal 2000 ad oggi il Fondo ha agevolato 152,7 miliardi di euro di finanziamenti, prestando garanzie per 97,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, dati al 31 dicembre scorso, ha accolto 1.031 domande per 123,7 milioni di importo garantito, coinvolgendo i settori dell’industria, del commercio e dei servizi. 878 domande hanno riguardato investimenti fino a 300mila euro, garantiti dai Confidi, 153 invece hanno superato questa cifra.
La Sezione speciale provinciale interviene ora per incrementare fino all’80% la garanzia diretta in favore di soggetti beneficiari di micro e piccola dimensione, e fino al 60% per le imprese di media dimensione, relativamente alle operazioni di importo superiore a 300.000 euro; la percentuale sale al 90% relativamente alle operazioni di importo non superiore a 300.000 euro. Un ruolo importante, ha sottolineato Marco Paissan, lo giocheranno i Confidi, mentre si attende – ma gli uffici provinciali sono già al lavoro – che il Fondo speciale possa essere utilizzato anche dalle imprese del settore agricolo, come auspicato da Michele Sartori.
Immagini a cura dell'ufficio stampa.
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