Caratteristiche
Originaria della Cina e segnalata per la prima volta in Trentino nel 2016 in un frutteto vicino all'autostrada a nord di Trento, la cimice asiatica (Halymorpha halys) è un insetto che arreca notevoli danni alle colture agrarie, in particolare alle piante da frutto. Considerata la sua notevole capacità di moltiplicazione (le nostre stesse case ne sono sempre più "invase"), anche a causa della mancanza di insetti antagonisti, già dal 2018 sono stati rilevati i primi danni su melo, mentre il 2019 può essere definito come anno di vera emergenza.
Il Piano di azione
Il Piano d’azione provinciale approvato dalla Provincia per contrastane le diffusione, prevede una serie di misure per la lotta diretta all'insetto quali il monitoraggio, la difesa chimica, le reti anti-insetto, le pratiche agronomiche e il controllo biologico. La soluzione a medio-lungo termine è rappresentata dal controllo biologico attraverso l'azione di altri insetti presenti in natura per favorire e anticipare il raggiungimento di un equilibrio naturale. Nello specifico, è previsto l'allevamento e la distribuzione di parassitoidi alloctoni, quali Trissolcus japonicus e Trissolcus mitsukurii. Grazie al lavoro di monitoraggio condotto dai ricercatori della Fondazione Edmund Mach, è stato possibile rilevare per la prima volta la presenza sul territorio trentino delle due specie esotiche Trissolcus japonicus e Trissolcus mitsukurii. T. japonicus e T. mitsukurii, che rappresentano i due principali agenti di biocontrollo della cimice in Asia, e sono ora in corso tutte le attività per giungere in tempi celeri ai primi rilasci.
Misure di sostegno
Il Piano prevede una serie di misure a sostegno del reddito delle aziende agricole danneggiate e degli organismi associativi, ai quali si affiancheranno gli interventi che saranno messi in campo nel 2020 dalle Organizzazioni dei produttori e da Co.Di.Pr.A. attraverso il Fondo di solidarietà per danni da fitopatie, nonché attività di supporto tecnico agli agricoltori ed una campagna informativa e di comunicazione diretta a soggetti istituzionali, cittadini e agricoltori.
Per limitare i danni sia della Drosophila Suzukii, che ha già causato rilevanti danni a carico delle imprese agricole, sia della cimice asiatica, in attuazione del Piano, la Giunta ha già attivato un bando che consenta alle imprese agricole di coprire parte dei costi sostenuti per l'acquisto di reti. Dal 10 dicembre al 20 febbraio 2020 gli agricoltori non associati ad organizzazioni di produttori potranno presentare domanda per ottenere dalla Provincia un contributo per l'acquisto e la posa di reti di protezione e le Organizzazione di produttori hanno previsto un intervento analogo nei rispettivi programmi operativi con risorse a totale carico del bilancio della Comunità europea.
Materiale informativo
Sul fronte dell’informazione e della sensibilizzazione da parte delle strutture tecniche della Provincia e della Fondazione Edmund Mach è stato predisposto materiale divulgativo, destinato sia alle aziende agricole, sia alla popolazione, per fornire indicazioni tecniche coerenti con il Piano e informazioni di base rispetto allea presenza di questo insetto e alle sue interferenze con le attività dell’uomo.
Conosciamole meglio
- le cimici asiatiche si nutrono di piante, non causano danni diretti all’uomo e agli animali;
- se rimangono all’aperto difficilmente sopravvivono alle basse temperature invernali quindi in autunno si concentrano in gran numero in punti riparati, anche nelle abitazioni, dove passano l’inverno in una sorta di letargo;
- come tutte le cimici, se disturbate, emettono odore sgradevole.
Impedire l'ingresso nelle case:
- utilizzare reti antinsetto o zanzariere per ostruire i punti di possibile entrata quali finestre (anche dei sottotetti), prese d’aria, comignoli, ecc.
- sigillare crepe e fessure e tutti gli accessi che consentono il passaggio delle cimici.
Come eliminarle:
- utilizzare strumenti di pulizia che emettono vapore per stanare le cimici annidate nelle fessure;
- utilizzare l’aspirapolvere per raccogliere le cimici che si trovano in posti più accessibili.
- le cimici raccolte non vanno liberate all’esterno per evitare che si riparino in altri edifici e che la primavera successiva ritornino a danneggiare le piante; il miglior modo per eliminarle è immergere il contenitore in cui sono state raccolte in una bacinella d’acqua saponata per qualche minuto, il sapone impedisce loro di galleggiare causandone il rapido annegamento.
Le cimici morte vanno poi smaltite con i rifiuti organici.
L’uso di insetticidi per uso domestico è sconsigliato poiché tali prodotti sono poco efficaci e necessitano di ripetute applicazioni. Il loro uso è assolutamente da evitare negli ambienti ad uso abitativo in quanto possono essere pericolosi per le persone.
App BugMap
Si può segnalare la presenza della cimice asiatica tramite l'App BugMap, realizzata dalla Fondazione Edmund Mach. L'App può essere scaricata gratuitamente da App Store e Google Play Store.
Per informazioni
Servizio agricoltura - Provincia autonoma di Trento: tel. 0461 494985, mail serv.agricoltura@provincia.tn.it
Fondazione Edmund Mach: mail info.ctt@fmach.it
In allegato il materiale informativo