La domanda sembra una provocazione: "Conservare. Perché?". Eppure, in un paese che ogni giorno perde brani di memoria, è più che mai urgente tornare a riflettere sull'imperativo normativo e sul valore civile della conservazione del patrimonio culturale, con particolare riguardo alle "Ragioni e logica della tutela e valorizzazione dei beni librari e archivistici". È questo il tema del convegno e della mostra organizzati dalla Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, mediante il proprio Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale, in collaborazione con la Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto, sede della doppia iniziativa presentata oggi in conferenza stampa da Fabrizio Gerola, assessore ai servizi alla persona e politiche familiari del Comune di Rovereto, Sandro Flaim, dirigente della Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, e Gianmario Baldi, direttore della Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto. L'occasione è data dalla ricorrenza del 250mo anniversario della fondazione della Biblioteca e dagli oltre 40 anni di esercizio delle competenze in materia di beni culturali da parte della Provincia di Trento.
Il convegno
Il convegno, ospitato presso i locali della Biblioteca civica nella giornata di venerdì 7 novembre, con inizio alle ore 9.00, vedrà la partecipazione di esperti a livello nazionale, ed affronterà l'argomento da varie angolature: i relatori ragioneranno infatti sul valore sociale della cultura, sulla funzione delle biblioteche e degli archivi come erogatori di servizi culturali, sugli aspetti giuridici della tutela, su esempi di strategie operative, nonché sul significato e sull'importanza degli interventi di tutela e conservazione del patrimonio.
La mostra
La mostra, che sarà inaugurata alle ore 18.00, al termine dei lavori del convegno, alla presenza dell'assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini, si propone invece di evidenziare, anche didatticamente e con finalità divulgative, la rilevanza culturale e sociale del patrimonio librario e documentario, sottolineando in particolare la necessità della sua conservazione e valorizzazione, attraverso un percorso ragionato costituito da pannelli illustrativi e da vetrine che ospitano numerosi esemplari di volumi antichi restaurati. I visitatori, attraverso esempi materiali di libri e antichi documenti restaurati, potranno capire quali siano i danni che tali beni possono subire nel corso del tempo e come si possa porvi rimedio.
I laboratori
Nel periodo dell'esposizione, che rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2015, saranno anche organizzati alcuni laboratori a cura di esperti della Soprintendenza per i Beni culturali che si renderanno disponibili a rispondere alle domande dei partecipanti; portando da casa vecchie fotografie, documenti o libri, si potranno avere semplici indicazioni per migliorarne la conservazione.
In allegato fotografie e il Pdf Programma -