Oggi il Cda ha esaminato i nominativi e le annesse valutazioni della commissione selezionatrice, composta dal direttore generale Sergio Menapace, dalla professoressa Patrizia Brigidi e dalla professoressa Claudia Sorlini. In base alla documentazione e alle prove orali il Consiglio ha individuato nella dottoressa Anna Paola Rizzoli la persona alla quale assegnare la responsabilità del CRI per il prossimo triennio a partire dal primo gennaio.
Il presidente FEM, Andrea Segrè, afferma che “la scelta del Cda è caduta su una personalità scientifica non solo riconosciuta a livello europeo e internazionale, ma che conosce bene la Fondazione e il territorio. Del resto l’esperienza che la dr.ssa Rizzoli ha maturato in questo periodo di reggenza, le sarà utile per portare avanti il disegno che la Fondazione si è data per vincere le sfide del futuro. Stiamo andando nella direzione giusta, come testimonia la recente valutazione - ampiamente positiva - del Comitato per la ricerca e l’innovazione provinciale: la produttività scientifica del CRI ha registrato un aumento delle pubblicazioni e un mantenimento della qualità, risultati peraltro avallati anche dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema università e ricerca (ANVUR) nell’ultima tornata".
Il direttore generale della Fondazione Mach, Sergio Menapace, evidenzia che “alla dirigente sono assegnati come obiettivi prioritari generali, nell'ambito delle aree strategiche di ricerca della Fondazione, quello di mantenere internazionale ed in eccellenza la produzione scientifica del Centro ed al contempo aumentare le capacità di fund raising dello stesso, anche attraverso una miglior valorizzazione della proprietà intellettuale generata”.
Annapaola Rizzoli - Curriculum
Annapaola Rizzoli opera nel comparto delle Scienze Agrarie e Veterinarie. I suoi interessi scientifici e l’esperienza maturata riguardano soprattutto lo studio delle conseguenze dei cambiamenti globali e di uso del territorio a scala regionale e sovraregionale, con particolare riferimento agli impatti sulla salute, sulla sicurezza alimentare, sulla biodiveristà, sulle produzioni agro-zootecniche e delle relative strategie di adattamento che includano la sostenibilità degli interventi in un’ottica di One Health.
Sin dall’inizio della sua esperienza lavorativa iniziata presso il Centro di Ecologia Alpina nel 1993 (ex Ente funzionale della Provincia Autonoma di Trento) che ha co-fondato e diretto e successivamente (dal 1998) presso la Fondazione Edmund Mach (Centro Ricerca e Innovazione), ha maturato e sviluppato notevole esperienza nel settore della ricerca scientifica di base e applicata a carattere multidisciplinare, acquisendo capacità organizzative, manageriali e di coordinamento di gruppi di ricerca complessi su tematiche strategiche sia di carattere locale sia internazionale anche nell’ambito di esperienze di coordinamento in progetti europei. La sua qualificazione e reputazione a livello internazionale è comprovata dalla nomina, in qualità di esperta, in comitati di valutazione tra cui l’Agenzia Nazionale della Ricerca francese (ANR), l’European Centre for Diseases Control e il G7 oltre agli inviti come speaker a prestigiosi eventi scientifici come i Grand Challenge Meetings della Bill & Melinda Gates Foundation.
La sua capacità di combinare ricerca scientifica di livello internazionale con ricerca applicata e di trasferimento tecnologico al territorio, necessaria per poter perseguire le strategie e la mission della Fondazione Edmund Mach, è comprovata dall’esperienza recente di coordinamento del grande progetto LExEM (www.lexem.eu) focalizzato su temi di interesse strategico per il comparto agricolo e sanitario locale (mitigazione e controllo sostenibile di specie invasive come Drosophila suzuki e Aedes albopictus) nonché dall’approvazione da parte della Giunta Euregio del progetto “Euregio Food and Health” finalizzato alla prevenzione di malattie croniche dipendenti dall’alimentazione valorizzando le produzioni agro-zootecniche locali.
Centro Ricerca e Innovazione
Alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige il Centro Ricerca e Innovazione opera in collaborazione con i Centri Istruzione e Formazione e Trasferimento Tecnologico e con il recente Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (struttura accademica congiunta con Ateneo di Trento).
Strutture moderne, un ambiente internazionale, giovane e dinamico, collaborazioni scientifiche in tutto il mondo, iniziative di formazione specialistica collocano il Centro in un contesto globale, favorendo lo scambio di idee e lo sviluppo di innovazione. San Michele è un riferimento autorevole nella produzione di conoscenza e di concrete ricadute per il territorio. Supporta l'economia del Trentino con studi di miglioramento dei prodotti agricoli e forestali per tutelare la qualità della vita. Presta attenzione allo sviluppo di un’agricoltura. Nel perseguire la propria mission il Centro si avvale di una struttura moderna e flessibile basata sulle tre Aree di ricerca Agricoltura, Alimentazione e Ambiente strutturate a loro volta in Programmi di attività che sviluppano progetti di ricerca su tematiche d’interesse. Piattaforme tecnologiche innovative nei campi della biologia computazionale, metabolomica, genomica computazionale, analisi isotopiche, analisi climatiche, GIS e remote sensing consentono di perseguire risultati di alto livello riconosciuti a livello internazionale.