Il master è partito a gennaio e si è concluso in questi giorni. I 25 frequentanti, provenienti da diverse regioni italiane, sono stati selezionati da una commissione che ha valutato oltre 70 candidature.
“Con questa quarta edizione abbiamo bissato il successo già raggiunto gli scorsi anni, puntando soprattutto sulla creazione di un gruppo affiatato e motivato, con notevole apprezzamento da parte dei frequentanti. Azzeccata anche la formula week end, ovvero lezioni concentrate il venerdì e sabato, con cadenze bisettimanali, per permettere anche a chi lavora di poter frequentare. Un’importante novità di quest’anno è stata l’introduzione della possibilità di visione in streaming delle diverse lezioni. Questa iniziativa formativa è uno dei nostri punti di forza” spiega il responsabile dell’area post secondaria e Universitaria del Centro Istruzione e Formazione, Massimo Bertamini.
Il master si è svolto al Palazzo Ricerca e Conoscenza della Fondazione Mach e ha proposto lezioni, testimonianze di protagonisti del settore e numerose esercitazioni. I docenti sono professori universitari, ricercatori, professionisti, consulenti, tutti specialisti del settore enologico e del processo d’internazionalizzazione delle imprese. Non sono mancate le testimoniante e le esperienze di responsabili di alcune primarie aziende vinicole italiane che hanno un preciso profilo “export oriented”.
C'è da aggiungere che ci sono stati anche numerosi seminari “Extra Program” di WEM che sono stati aperti al pubblico e ai quali sono intervenuti Illustri esperti e consulenti del settore di fama nazionale e mondiale: dal sociologo Gianmarco Navarini, autore per "Il Mulino" del libro “I mondi del vino”, all'esperto e consulente di vino Robert Joseph, autore di Marketin Wine Toolkit e al noto importatore di vino statunitense, Jim Lo Duca.
http://goo.gl/Yc4oeO