L’Associazione L.I.N.U.M. (Lavorare Insieme per Narrare gli Usi della Montagna), con il supporto della Biblioteca Comunale, ha segnato profondamente la via della ricerca etnografica in Val di Peio con la realizzazione dei documentari tematici “Il tempo del grano” (1994), “Il lino dei ricordi” (1996) e “Vestir di lana” (2000). In particolare, il film dedicato alla coltivazione e lavorazione del lino è stato determinante per la nascita del gruppo di donne che ha recuperato le tecniche tradizionali di lavorazione di questa preziosa fibra vegetale, permettendo in tal modo la riappropriazione di un Sapere destinato altrimenti all’oblio. L’Associazione LINUM, grazie ad un gruppo entusiasta di donne volontarie, è impegnata da anni nella valorizzazione di questo Sapere e della sua filiera, dalla semina alla tessitura. Inoltre la lavorazione tradizionale della fibra è proposta attraverso esibizioni dimostrative dal titolo “Dalla pianta al gomitolo... e al tessuto”, avvenute in varie piazze del Trentino e non solo. Il campo di semina, sito in località Campapradi a Cogolo, è allestito con delle sagome di donne in legno per richiamare le figure femminili dedite alle varie fasi del lavoro. A Celentino, presso la Casa dell’Ecomuseo, in una tradizionale stua in legno di cirmolo, è attivo il Laboratorio Permanente di Tessitura con la fedele riproduzione del telaio di Casa Grazioli, ora esposto presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di S. Michele all’Adige.
Le varie e complesse fasi della lavorazione del lino, dalla semina alla tessitura della fibra, sono magistralmente descritte nel documentario “Il lino dei ricordi”, realizzato nel 1996 dall’A.N.A. di Celentino e rimasterizzato in digitale dall’Associazione di ricerca etnografica LINUM.
Commenti