RicercAzione - vol. 9 n° 2
December 2017

Copertina  RicercAzione Volume 9 - Numero 2

Six-monthly Journal on Learning Research and Innovation in Education

Sommario

Il presente numero ha, come il precedente del 2017, in sottotraccia il tema delle competenze. Tale tema è esplicito in almeno tre contributi. Il lavoro di Marconato approfondisce modelli e strumenti per la realizzazione di una didattica per competenze, cercando, anche da un punto di vista culturale di superare in classico binomio tra conoscenze e competenze, che è diventato oggetto oggi in Italia di un dibattito, a mio parere, non particolarmente stimolante, visto che siamo tornati alla logica degli opposti estremismi. Il lavoro di Marconato propone, non potendo negare l’ormai consolidato valore e ruolo delle competenze nella didattica, un’integrazione con l’ambito delle conoscenze che parta da solidi modelli concettuali sullo sviluppo di queste ultime. Del resto è un dato di fatto che senza un apposito bagaglio di conoscenze, la competenza ha scarse chance di essere sviluppata. Su un versante simile, anche se più tecnico e metodologico, il lavoro di Tino e Grion su uno strumento per supportare la valutazione formativa delle competenze, cioè una rubrica valutativa costruita attraverso l’uso di carte tematiche. Il lavoro delle due ricercatrici di Padova è di stretto interesse soprattutto per coloro che si occupano del primo ciclo di istruzione, partendo già dalla scuola d’infanzia. Un terzo lavoro che cita esplicitamente le competenze è quello di Silva e Valbusa, che si focalizza sulle competenze emotive degli insegnanti nella scuola d’infanzia, e sulle ricadute nella pratica professionale. L’aspetto interessante di questo lavoro è il mirroring di tale competenze tra insegnanti e bambini, per cercare di cogliere le connessioni tra le competenze possedute dagli uni (gli insegnanti) e quelle sviluppati dagli altri (i bambini). Altri tre lavori affrontano il tema indirettamente, focalizzando l’attenzione sugli aspetti motivazionali, considerati come drivers per lo sviluppo di conoscenze e competenze, e su un particolare tipo di set di competenze utili agli individui per prepararsi al meglio alle esperienze future, la cosiddetta “capacità di aspirare”. Il lavoro di Szabó e Szemere affronta il tema della motivazione all’apprendimento negli studenti universitari. Si tratta del primo lavoro pubblicato da Ricercazione su uno studio che interessa questa fascia di soggetti. In questo lavoro le autrici ipotizzano l’uso dei video-giochi nella didattica universitaria, ciò che in termine tecnico viene oggi chiamata gamification, e i loro possibili impatti sulla motivazione degli studenti, attraverso uno studio teorico sul tema. I lavori di Poli e di Emanuelli approfondiscono il tema della competenza di anticipazione del futuro in ambito educativo, soprattutto considerando il suo status di competenza e il fatto che possa essere a tutti gli effetti insegnata nelle scuole. Il numero presenta poi due lavori di rassegna su caratteristiche esperienze in diversi paesi su altrettanti diversi temi: la Svezia per quanto riguarda lo sviluppo professionale degli insegnanti che lavorano nel settore pre-scolastico, il Cile e la Spagna per quanto riguarda la diffusione delle tecnologie e gli impatti sulla didattica. Il lavoro di Palmgren e Gustafsson descrive le caratteristiche del contesto svedese e l’importanza del curricolo anche nel settore educativo 1-6. In tale contesto le pratiche di sviluppo professionale degli insegnanti, in base alla forte impronta socio-culturale, si realizzano anche e soprattutto attraverso gli scambi comunicativi e il lavoro prossimale di sviluppo di pratiche professionali. Il lavoro di Caldeiro e colleghi fa una sintesi dello scenario di due paesi che condividono la lingua (lo spagnolo) e in parte la cultura europea, la Spagna e il Cile. Soprattutto in questo ultimo paese si stanno realizzando tutti i miti e le utopie legate alle tecnologie in ambito educativo che si sono sviluppati in precedenza in Europa. Chiude il numero la notevole recensione, che diventa però un quasi articolo, del libro di Beacco sulla gestione delle politiche di insegnamento delle lingue a scuola, a cura di Mario Dutto, Presidente di IPRASE.