(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)
L’occhio esperto di Faganello, nel confronto con le esigenze della produzione fotografica turistica, torna continuamente sui luoghi simbolo della città di Trento, tra cui il monumento a Dante, talora riprendendo puntualmente punti di vista e inquadrature, in sequenze temporali che a ritroso consentono di studiarne l’aspetto mutevole in rapporto all’ora e alle condizioni atmosferiche. A fronte della sua (almeno apparente) inalterabilità statuaria, è soprattutto il giardino che lo circonda ad indicarci la stagione nella quale viene immortalato sulla pellicola. Qui la neve lascia il posto alla fioritura di alberi ed aiuole, la quiete invernale fa spazio alla vivacità delle persone che tornano ad animare la piazza all’annuncio della primavera finalmente giunta. La fredda stagione che si sta concludendo lancia un ultimo affondo ma ormai rimane relegata in secondo piano sulle cime lontane.
(DP)