
"La redazione di questa variante – ha sottolineato Tonina, che in apertura ha voluto ricordare l’architetto Sandro Boato, scomparso ieri, tra i primi collaboratori del Piano urbanistico provinciale del 1967 – dovrà essere caratterizzata nella fase preliminare ed iniziale da una forte partecipazione, finalizzata a raccogliere le istanze espresse dai territori e dalle componenti sociali. Questa attività si dovrà tradurre principalmente nell’attivazione dei luoghi istituzionalmente già previsti a questo scopo e nella creazione di un percorso a carattere socialmente e territorialmente diffuso. Le sollecitazioni e istanze raccolte in questo contesto dovranno poi essere sistematizzate in documenti di sintesi. La revisione del PUP, che la Giunta ha inserito nel proprio programma – ha detto ancora Tonina – deve essere garantita da un percorso culturale, mettendo in campo tutti gli elementi e gli strumenti per operare correttamente rispetto ad un patrimonio comune, quale è il territorio in cui agiamo e il paesaggio che rappresenta l'espressione della nostra comunità".
Il vicepresidente ha poi illustrato quelli che saranno i contenuti che verranno affrontati dalla revisione del PUP. Per quanto riguarda il contesto economico: le nuove produzioni e le modifiche ai tradizionali settori dell’agricoltura e industriale, il modello turistico e la sua evoluzione legata ai temi ambientali e della sostenibilità. Sul fronte della mobilità il PUP dovrà affrontare lo sviluppo delle reti infrastrutturali, la ridefinizione delle connessioni con aeroporti, ferrovia, autostrada e nodi logistici e il sistema delle nuove reti: banda larga, trasporto collettivo; piste ciclabili. Infine il tema dell’ambiente, inteso come fattore di competitività.
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