“L'attuazione del modello auto sanitaria – ha dichiarato l’assessore provinciale Luca Zeni – consentirà una gestione più tempestiva ed efficace delle situazioni di urgenza ed emergenza sanitaria in Valsugana, elevando ulteriormente gli standard di qualità, sia della gestione sia dell'organizzazione del soccorso”.
In tale modello si identifica come "auto sanitaria" un mezzo stradale di soccorso avanzato con a bordo un infermiere di Trentino Emergenza che si affianca a un mezzo di soccorso (autoambulanza) con a bordo due soccorritori, dedicato al trasporto dei pazienti verso i presidi ospedalieri.
Attualmente l’infermiere impegnato in un soccorso di un paziente in Valsugana deve effettuare anche il trasporto del paziente verso il pronto soccorso, anche se non critico, in quanto componente dell’equipaggio dell’autoambulanza, non risultando più "disponibile" per un eventuale ulteriore intervento (potenzialmente anche più grave) per tutto il tempo del trasporto.
Al contrario, con il modello "auto sanitaria", l'infermiere, in caso di un secondo evento più grave può essere deviato affidando il primo caso al mezzo di supporto (autoambulanza) con il quale sempre interviene.
Per la dotazione di questa nuova risorsa l’Apss procederà con l’assunzione di 11 nuovi autisti soccorritori, con un investimento complessivo di circa 400 mila euro.
Valsugana: potenziato il soccorso territoriale
Il Direttore Generale dell’Apss Paolo Bordon, in accordo con l’assessorato alla Salute, ha approvato il progetto che prevede di dotare la Valsugana di un’auto sanitaria nelle ore diurne e potenziare nelle ore notturne la disponibilità di mezzi in "pronta partenza" con la trasformazione da servizio in reperibilità a servizio attivo.