
Sulla scorta di esperienze extraregionali sui servizi ferroviari, anche le quaranta corse giornaliere della Valsugana e della Trento - Mezzana saranno dunque coperte, privilegiando le corse ad orario o frequenza più critica. Gli agenti in uniforme, con qualifica di agente giurato, vigileranno e potranno intervenire direttamente o a supporto del capotreno, a fronte di situazioni anomale e, nei casi più gravi, contattando le forze dell'ordine.
La mobilità pubblica interessa quotidianamente oltre 70.000 cittadini che si spostano sul territorio provinciale con circa 120.000 spostamenti quotidiani registrati dal sistema di bigliettazione elettronica. La misura che parte oggi si inserisce in un quadro composito di interventi, che ha riguardato anche il parco autobus, i treni e gli impianti. Complessivamente sono 1222 le telecamere installate, 362 negli impianti aziendali, 780 sugli autobus urbani, 80 sui treni FTM (per 8 treni, 6 in lavorazione). Gli impianti sui treni della Valsugana sono gestiti direttamente dalla POLFER.
Molte anche le misure, sia a carattere organizzativo che strutturale, introdotte sul totale dei 188 bus del servizio urbano, come la salita dalla sola porta anteriore con il titolo di viaggio pronto in mano, la porta posteriore chiusa, il divieto di salita dalla porta centrale e la possibilità, in assenza di titolo valido, di acquisto a bordo di biglietto a tariffa fissa di € 2. Fra le misure strutturali, lo spostamento della validatrice anteriore e il potenziamento della protezione del posto guida con nuove paratie in plexiglas, oltre all’installazione delle telecamere.