E' un "ruolo di ambasciatori" del Trentino, anzi di una "trentinità" che altrove viene identificata come un carattere civile distintivo, quello che il presidente Pacher - unendo il proprio ringraziamento a quello del capo della Protezione Civile trentina Roberto Bertoldi e di Gianfranco Cesarini Sforza, del presidente della sezione Ana di Trento, Maurizio Pinamonti, dell'assessore del Comune di Trento, Gilmozzi, e del presidente del Villaggio del Fanciullo ed ex presidente dell'Ana Giuseppe Demattè - ha assegnato a questi volontari con la piuma sul cappello, scarponi, grembiule e il perenne sorriso riservato in ogni occasione a chi è venuto a trovarsi in difficoltà. Sia a causa di un terremoto, come è avvenuto negli ultimi anni in Abruzzo, ad Haiti e in Emilia, o perchè il cielo ha mandato giù tre metri di neve isolando per settimane interi paesi, come è accaduto lo scorso anno in alcune regioni dell'Italia centrale. E' sempre quel sorriso che accompagna ogni loro gesto il tratto caratteriale dei Nu.Vol.A., la loro instancabile disponibilità, il non chiedere mai di essere sollevati da un incarico, l'essere sempre pronti a partire - come ha detto oggi un volontario revisore dei conti dell'associazione - per luoghi da dove la gente fugge.
La fatica e l'impegno che queste donne e questi uomini con la divisa blu e la scritta "Protezione Civile" sulla schiena mettono in ogni loro missione (solo un dato: 6.600 le giornate di presenza prestate dai volontari nel corso del 2012), sia che si tratti di una grande emergenza o di un intervento di supporto logistico richiesto da altri, lo sanno solo loro, ma è un impegno che tutti hanno imparato a conoscere ed ammirare. Lo ha detto oggi lo stesso presidente Pacher commentando la relazione sull'attività 2012 letta da Giuliano Mattei: "Non sempre, facendo riferimento a quelle prerogative della nostra Autonomia che sono talvolta ingiustamente considerate come privilegio le altre regioni ci guardano con benevolenza, ma questo atteggiamento cambia radicalmente quando si parla della nostra Protezione civile, sia della sua componente professionale sia di quella rappresentata dal nostro sistema di volontariato. A noi piace pensare - ha concluso Pacher - che se il Trentino è fatto di questa presenza lo è anche perchè noi siamo fatti così, perchè c'è una parte di noi che parla di solidarietà e di impegno verso gli altri. Un modo di essere - ha infine aggiunto il presidente - che collega il mondo così com'è a quello che dovrebbe essere". (cz)
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Il presidente Pacher all'assemblea dell'associazione a Lavis
"VOLONTARI NU.VOL.A. AMBASCIATORI DELLA SOLIDARIETÀ E DEL TRENTINO"
"Ogni volta che escono dai confini provinciali per prestare il proprio aiuto in caso di calamità i 630 volontari alpini dei Nu.Vol.A. non portano solo pasti pronti e mense da campo, ma l'immagine del mondo come dovrebbe essere". Sono queste le parole scelte dal presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher per esprimere la considerazione del governo provinciale, ma anche dell'intera comunità trentina, per una delle più efficienti componenti del sistema provinciale della Protezione civile. Parole che Pacher ha pronunciato intervenendo oggi pomeriggio all'assemblea elettiva dei Nu.Vol.A., nella nuova sede di Lavis inaugurata poco tempo fa, che ha rinnovato la fiducia, riconfermandolo alla guida dell'associazione affiliata all'Ana per i prossimi tre anni, il presidente Giuliano Mattei. "Noi ci siamo - questo un passaggio della sua relazione - facciamo parte della società sana del nostro territorio, sia a livello locale che all'esterno, e siamo impegnati a mantenere la nostra capacità operativa".-