"Sono contento - ha detto loro il presidente Pacher - dell'iniziativa che vi ha portato in Trentino. Vi invito a considerare la nostra terra come se fosse casa vostra. La vostra testimonianza e la richiesta di verità che continuate ad avanzare sono di monito ed esempio per tutti".
Chi ha armato la mano dei killer, chi sono gli esecutori? Che fine hanno fatto gli appunti sulle indagini che Nino custodiva?
Su tutto questo pesa un inquietante velo di silenzio e di segreti legati al fallito attentato dell' Addaura, quando forse fu disinnescata la bomba che era stata collocata fra gli scogli per colpire Giovanni Falcone. Dal giorno della morte di Nino il padre Vincenzo e la mamma Augusta chiedono giustizia e verità.
Oggi Vincenzo ed Augusta sono in Trentino per dire che mafia e malaffare possono essere sconfitti solamente con la conoscenza delle cose e la cultura. "Nino - hanno detto - è stato un eroe suo malgrado". (lr)
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