"Il 2014 - ha spiegato Olivi - consegna ancora un quadro difficile sul fronte dell'occupazione, per questo in questa prima fase si ritiene prioritario intervenire nei confronti dei lavoratori che perdono il lavoro."
Per quanto riguarda il reddito di attivazione il vice presidente Olivi ha illustrato una proposta che intende, con gradualità e facendo salvo il principio della condizionalità, introdurre un sistema di protezione sociale per i disoccupati che di fatto garantisce una più lunga durata del sostegno al reddito per i lavoratori che concludono il periodo coperto dall'ASPI nazionale. Attenzione particolare è riservata ai lavoratori over 55 e ai giovani percettori della Mini ASPI. Con il "pacchetto trentino" del reddito di attivazione si introducono quindi sia misure strutturali (prolungamento della Mini ASPI) sia misure congiunturali tese ad anticipare al 2014 le provvidenze che i lavoratori percepiranno a livello nazionale solo a partire dal 2016.
Sul reddito di continuità il gruppo di lavoro si confronterà ancora. Da parte dell'esecutivo provinciale è stata formulata la proposta di approfondire l'ipotesi di un fondo territoriale intercategoriale.
Per i giovani Olivi ha proposto di costruire insieme alle parti sociali un modello più partecipato per far incontrare domanda e offerta di lavoro recuperando l'idea di una "Città dei mestieri". "Non è un altro ufficio pubblico", ha sottolineato. E' un luogo fisico e virtuale, è stato spiegato, dove giovani e famiglie possono trovare una risposta alla domanda sul "cosa fare da grande", dove i ragazzi possono capire cosa significhi intraprendere una professione piuttosto che un'altra; un luogo organizzato in partenariato con le parti sociali, le istituzioni scolastiche e l'università. (lr)
Immagini a cura dell'Ufficio stampa
In allegato audio intervista al vice presidente Olivi -