«Ci teniamo a ringraziare – hanno affermato nel corso dell’incontro Federica Cerri ed Antonio Bellante – tutte le persone che hanno contribuito a questa raccolta fondi. La cifra raccolta, inizialmente, era stata destinata a scopi ludici dedicati ai bambini in cura nel Centro di protonterapia. Quando invece si è prospettata l’entità della cifra stessa, in accordo con Apss, abbiamo deciso senza esitare che fosse dedicata interamente alle terapie e alla ricerca. La nostra comunità ci ha abbracciati sia durante la malattia di Elena sia dopo la sua scomparsa. La giornata di oggi e l’incontro con la classe di Elena vuole dunque essere un momento simbolico in cui informiamo la comunità dell’avvenuto perfezionamento della borsa di studio. Presentando alla classe di Elena la giovane dottoressa che ne potrà usufruire è come se la presentassimo a tutta la comunità. Commossi ringraziamo e restituiamo l’abbraccio».
«È un apprezzamento sentito – commenta l'assessore provinciale alla Salute, Stefania Segnana – quello che come rappresentanti delle istituzioni esprimiamo ai genitori, che in un momento così buio hanno comunque trovato la forza di indicare uno spiraglio di luce, pensando a chi continuerà ad avere bisogno e a nutrirsi di speranza. Quella speranza che spesso viene tenuta in vita da piccoli, grandi gesti di generosità come questo».
Il direttore generale dell’Apss Pier Paolo Benetollo nel ringraziare quanti hanno contribuito con le loro donazioni all’istituzione di una borsa di studio per l’Unità operativa di protonterapia ha sottolineato: «Un sentito ringraziamento va ai genitori della piccola Elena, che nonostante la grande perdita non hanno perso fiducia nella ricerca e nell’efficacia delle cure mediche e che, con la loro iniziativa, ci permetteranno di rinforzare il nostro impegno nella cura dei pazienti oncologici. Il miglior dono che si possa fare è dare delle speranze e questo è ciò che hanno fatto tutti coloro i quali hanno partecipato alla raccolta fondi in nome della piccola Elena».