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L’impegno di OpenBDAP è stato sostanzialmente quello di costruire uno strumento adeguato dal punto di vista tecnico e informatico per un modo diverso di colloquiare col pubblico e con il cittadino, con l’intento di raggiungere la più ampia platea di utenti. Lo hanno spiegato dettagliatamente Carmine Di Nuzzo e Federico Falcitelli dell’Ispettorato Generale del Bilancio della Ragioneria Generale dello Stato (IGICS-RGS), che si sono posti il problema di come far capire alla gente cosa è realmente il bilancio dello Stato. Il portale è strutturato lungo tre assi portanti: “scopri la tematica”, “esplora i dati”, “analizza i risultati”, che invitano gli utenti ad accedere alle informazioni secondo modalità adeguate al proprio livello di conoscenza, dal semplice cittadino al tecnico che necessita di dati elaborati. Il tutto corredato da infografiche e vari strumenti di rappresentazione statistica, che fanno sempre e comunque riferimento a dati certificati e affidabili. Dai concetti base di bilancio e le percentuali di spesa nei vari settori (sanità, istruzione, agricoltura, difesa ecc.), fino allo stato di avanzamento delle opere pubbliche o all’insieme degli interventi UE in cui si collocano gli investimenti, sono esempi di come il portale OpenBDAP può essere utile sia al cittadino che vuole semplicemente informarsi, sia al professionista e al tecnico che necessitano di analisi più approfondite. Uno strumento “Per capire cosa c’è nel bilancio che riguarda ciascuno di noi” ha quindi concluso Giovannini, citando non a caso la Nuova Zelanda, che ha recentemente riclassificato il proprio bilancio secondo “le categorie del benessere”, per una visione più sostenibile e fruibile del bene comune.