Non ha certo bisogno di presentazioni l'Orchestra di Piazza Vittorio, un progetto musicale e sociale che vanta 15 anni di vita e si è imposto come esempio virtuoso di dialogo tra etnie e culture nel nome di quel linguaggio universale che è la musica.
Nato da un'idea di Mario Tronco, componente della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente, nel tentativo di salvare lo storico cinema Apollo questo ensemble interculturale ha realizzato numerose esibizioni in tutto il mondo.
Nel 2014 arriva a contare diciotto musicisti provenienti da dieci paesi. Ognuno porta la propria lingua - nove le lingue diverse -, la propria musica tradizionale, ma questo diventa solo il punto di partenza di un lavoro di contaminazione e fusione aperto anche al rock, pop, reggae, e classica. Ne scaturisce una sonorità unica che è il vero e proprio marchio di fabbrica dell'Orchestra di Piazza Vittorio.
In “Credo” (per I Suoni delle Dolomiti sul Col Margherita in Val di Fassa il 15 luglio alle ore 6) l'Orchestra questa volta si fa interprete di un tema delicato e quanto mai importante come quello delle fedi e del confronto tra religioni. E lo fa con una sorta di oratorio religioso - o meglio interreligioso - in cui confluiscono accanto ai testi di José Tolentino Mendonça – sacerdote e poeta e una delle voci più autorevoli della cultura cattolica portoghese – anche brani da Ibn Arabi, Giordano Bruno, Giorgio Caproni, Zvi Kolitz, Fernando Pessoa.
Le musiche originali dell'Orchestra di Piazza Vittorio si alternano a quelle di Gioachino Rossini, Banjamin Britten, Guillame de Machaut e a canti sufi.
Un'opera per nove interpreti di estrazione molto diversa tra loro che prevede l'utilizzo di strumenti molto particolari come la kora o l'oud accanto a “voci” più familiari come il violoncello, il basso elettrico o l'organo. Punti fermi, quasi tutti, della tradizione musicale religiosa di vari continenti con l'intervento “nuovo” dell'elettronica.
Un lavoro composito, confidenziale e non rituale, che trova la ragion d'essere proprio nella commistione di linguaggi, segno tangibile di una scommessa possibile ossia quella di “tenere insieme continenti diversi, con le loro culture, i loro suoni e la loro storia. E forse proprio in questo sforzo («Credo») trova il suo momento di maggiore attualità” scrive la stessa Orchestra; dichiarazione che fa eco a un'affermazione che ormai data alcuni decenni, del teologo Hans Küng: “Il confronto con le altre religioni del mondo in vista della pace mondiale è addirittura una questione di sopravvivenza”.
Come si raggiunge il luogo del concerto
Il luogo dell'esibizione è raggiungibile dal Passo San Pellegrino con la funivia del Col Margherita aperta per l’occasione dalle ore 3.30 alle 6 (portata oraria 1300 persone) e poi a piedi (20 minuti, dislivello 100 metri in discesa, difficoltà E). Biglietti della funivia (venduti per l’occasione solo a/r) € 9 in prevendita dal 12 luglio presso la cassa dell’impianto e gli Uffici Turistici di Moena.
L'escursione
Al termine dell'evento è possibile partecipare a un'escursione con le Guide Alpine del Trentino (ore 3 di cammino, dislivello 650 metri in discesa, difficoltà E). Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti:
- gratuita con Val di Fassa Card registrandosi negli uffici APT e Trentino Guest Card (+ 39 0462 609770)
- a pagamento su prenotazione con Guide Alpine Dolomiti Val di Fassa (+39 3396938726).
Diretta streaming
Il concerto dell'Alba delle Dolomiti si potrà seguire in diretta streaming su Facebook
In caso di maltempo il concerto verrà recuperato alle ore 11 al Teatro Navalge di Moena.
Informazioni:
0462 609770 - www.fassa.com