"All'Associazione Italia Austria di Trento e Rovereto - sono state le parole dell'assessore Franco Panizza - va il merito di aver promosso la riscoperta di questo personaggio, figura ponte fra due culture, quella trentina e quella austriaca, precursore della moderna visione europeista. Il Trentino è davvero un territorio con un patrimonio importante di legami con l'Europa, con il mondo mitteleuropeo e in particolare con l'area tedesca".
"Giacomo Fellin fu un personaggio molto apprezzato in Austria, a Graz in particolare - ha aggiunto il presidente dell'Associazione Paternoster - Si può dire che egli fu un europeo ante litteram, visto che frequentò lo scuola nel suo paese natale, conseguì il diploma a Merano, la laurea ad Innsbruck e si specializzò a Graz. Ma soprattutto a lui va il merito di aver tutelato, in quegli anni difficili fra i due conflitti mondiali, il vasto patrimonio librario e culturale della Biblioteca del capoluogo della Stiria, al punto che nel 1933 il rettore dell'Università di Graz esprimeva vivi ringraziamenti per il suo lavoro".
"Si tratta di un modo - sono quindi state le conclusioni del sindaco Maccani - di valorizzare personaggi forse più conosciuti altrove che nel proprio paese d'origine. Proprio per questo abbiamo deciso di intitolare, nell'arco dei prossimi mesi, uno spazio pubblico del Comune di Revò a Giacomo Fellin e al nipote Peter, artista piuttosto famoso".
Nato a Revò in Val di Non nel 1869, Giacomo Fellin condusse gli studi nella scuola primaria del paese, successivamente completò una brillante carriera di studi, prima a Trento e poi a Merano e frequentò l'Università ad Innsbruck e a Graz. Dopo aver ottenuto il dottorato di filosofia, lavorò presso l'Università di Graz dal 1899 al 1924. In questa data venne nominato direttore della Biblioteca Universitaria, carica che ricoprì fino al 1933. Nel 1927, inoltre, adottò il nipote Peter Fellin, ultimo di 16 figli, rimasto orfano all'età di tre anni e lo sostenne negli studi, consentendogli di frequentare i più importanti centri culturali austriaci. Giacomo Fellin si conquistò la stima della cittadina austriaca, per sua attività nel campo filosofica-scientifica e la costante meritoria azione di tutela del patrimonio storico culturale della capitale della Stiria. Proprio recentemente la Biblioteca ha provveduto alla digitalizzazione del suo corposo lascito di scritti filosofici, in parte inediti, e conservati presso di essa.
La cerimonia ufficiale durante la quale è stata posta la targa commemorativa in onore di Giacomo Fellin si è svolta lo scorso 20 aprile, presso la Biblioteca della Karl Franzes Universität di Graz. Sono intervenuti i rappresentanti delle diplomazie dei due Paesi: Sergio Pagano in rappresentanza dell'Ambasciatore d'Italia, Franz Voves e Hermann Schützenhofer rispettivamente presidente e vicepresidente del Land della Stiria, Luis Durnwalder vicepresidente della Regione Trentino-Alto Adige Südtirol, Michael Grossmann assessore alla cultura della Città di Graz, Werner Schlacher e Thomas Csanady rispettivamente direttore e responsabile dell'Archivio speciale della Biblioteca Universitaria di Graz, nonché Fabrizio Paternoster e Paula Weiss-Berlanda rispettivamente presidente e segretaria dell'Associazione Italia- Austria e Pierino Pancheri in rappresentanza del Comune di Revò.
Riprese, immagini e interviste audio (a Franco Panizza, Yvette Maccani e Fabrizio Paternoster) a cura dell'Ufficio Stampa -