
La semplice cerimonia, che ha richiamato una folla di cembrani convenuti nel capoluogo della valle, a cui si sono aggiunti gli studenti della vicina Scuola media, è stata aperta dall'intervento del sindaco di Cembra Antonietta Nardin, che ha parlato a nome anche dei sindaci di Faver, di Grauno, di Lisignago, e di Valda, comproprietari dell'area su cui sorge il parco oggi inaugurato. "Sergio – ha detto Antonietta Nardin, – viene ancora oggi ricordato come un uomo affidabile, disponibile, attento, tollerante e rispettoso degli altri, valori questi ancor oggi validi e dei quali noi cembrani andiamo orgogliosi".
C'erano naturalmente i familiari di Sergio Casagranda, la vedova e il figlio Marco, che in qualità di sindaco di Lona Lases ha nei fatti raccolto il testimone di suo padre, "che oggi sarebbe orgoglioso della nostra valle, del nostro Trentino, della nostra comunità, delle nostre strade, delle nostre scuole...". E se per Lorenzo Dellai, che dell'assessore Casagranda fu presidente in Giunta provinciale, "Sergio è una figura che ha segnato in modo indelebile una stagione della nostra autonomia, consento con il suo impegno al Trentino di poter avviare nel febbraio del 1999 la stagione del centrosinistra autonomista", per il senatore Franco Panizza "fu un autonomista responsabile e concreto. È bello e significativo che il "suo" parco oggi sia accanto ad una scuola, in cui giovani s'incontrano e si formano".
La cerimonia, accompagnata dalle note della banda mista dell'ANA di Cembra e di San Valentino di Faver, ha visto anche gli interventi di Innocenzo Coppola, dirigente del Servizio provinciale per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, che ha materialmente realizzato il parco affidandosi ad alcune ditte locali, e di Roberto Trolli, dirigente dell'Istituto comprensivo di Cembra.
Dopo la benedizione del parroco don Rodolfo Minati, la vedova Casagranda, la sindaco di Cembra e il presidente Rossi hanno scoperto la targa incastonata su un cippo che non poteva che essere di porfido e il Parco è finalmente passato nelle mani della comunità di Cembra.
Sergio Casagranda, uomo politico del PATT, fu consigliere regionale e provinciale dal 13 gennaio 1983 (ottava legislatura) al 9 agosto 2001 (dodicesima legislatura), data della sua scomparsa. Ricoprì la carica di assessore provinciale ai lavori pubblici dall'aprile del 1994 fino al giorno della sua morte, ma prima del suo impegno provinciale fu anche sindaco di Lona Lases dal 1969 al 1983 e presidente onorario del PATT, imprenditore nel mondo del porfido. Chi lo conobbe e lavorò con lui, ricorda ancora oggi il suo impegno profuso soprattutto per i giovani, preoccupato com'era della difficoltà nel trovar lavoro e impegnato perché la loro formazione professionale fosse sempre improntata all'eccellenza.
I Comuni di Cembra, Faver, Grauno, Lisignago e Valda, nel decidere all'unanimità in qualità di comproprietari la destinazione a parco urbano dell'area situata accanto alla chiesetta di San Rocco e al Polo scolastico di Cembra, hanno acconsentito a intitolarla a Sergio Casagranda "per i meriti riconosciuti al compianto amministratore pubblico valligiano".
Sergio Casagranda, nato l'8 novembre 1938, cavaliere al merito della Repubblica dal 1978, fu anche assessore regionale alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
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