"In questo tempo caratterizzato da una sorta di "moto del pendolo", secondo il quale un giorno si va da una parte e il giorno dopo si va nella direzione opposta - ha detto il presidente Dellai - credo che due parole ci debbano ispirare, sono autonomia e responsabilità. Dobbiamo metterle assieme e farle diventare "Autonomia responsabile". Questo impegno vale in primo luogo per la società. Il welfare non può infatti che essere incentrato sulla comunità che deve recuperare la centralità del ruolo delle associazioni, dei gruppi, delle reti informali. Io vengo da una terra dove un cittadino su quattro è membro di una cooperativa e questo, secondo me, è un grande patrimonio".
L'autonomia, ha aggiunto Dellai, deve essere responsabile anche sul piano delle istituzioni. "Siamo - ha detto - in un momento in cui si assiste ad un processo di verticalizzazione che spinge ad una grande freddezza nei rapporti tra le istituzioni oltre che nel rapporto tra queste e i cittadini. E' una fase convulsa, difficile e confusa di attuazione della riforma del titolo quinto della Costituzione, che rischia di far prevalere una concezione centralista e statalista. Non la pensiamo così. Sappiamo che le reti territoriali istituzionali sono il vero presidio del welfare. Ecco perché dobbiamo impegnarci tutti con forza attorno all'idea l'idea di un'alleanza tra regioni e comuni per rilanciare il concetto di autonomia responsabile e solidale."
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