Nutrita la presenza degli italiani e oltre una ventina i partecipanti provenienti dall'estero (Regno Unito, Francia, Austria, Ungheria, Slovenia, Spagna, Svizzera, Germania, Repubblica Ceca e Brasile) che, grazie all'impegno dell'Unità di ricerca HLT-Machine translation, sono stati coinvolti nelle attività e nelle dimostrazioni pratiche tenute dagli stessi ricercatori di FBK, uno dei centri di ricerca più all'avanguardia nel campo delle tecnologie del linguaggio, e altri esperti del mondo accademico e dell’impresa.
Tra i relatori di rilievo, Olga Blasco, direttrice del Board della "Rosetta Foundation" (guarda l'intervista) e Andy Way, professore alla Dublin City University e vice-direttore del ADAPT Centre for Digital Content Technology (guarda l'intervista).
“La scuola nasce con lo scopo di ridurre la distanza tra i traduttori e il mercato della traduzione, che utilizza ormai diffusamente le tecnologie più avanzate, in particolare la traduzione automatica” - spiega Luisa Bentivogli, ricercatrice dell'Unità di ricerca HLT-MT e organizzatrice della scuola. “Il grande successo ottenuto da SATT dimostra che stiamo andando nella giusta direzione”.
“Abbiamo registrato anche quest'anno un grande interesse per la scuola” – commenta Marcello Federico, responsabile dell’Unità di ricerca HLT-MT. "Questo dimostra che la ricerca sulla traduzione automatica continua a creare interesse tra tutti gli attori del mondo della traduzione”.
Sabato 16 settembre gli studenti sono stati coinvolti anche in due corsi sugli strumenti di traduzione assistita, in particolare su "SDL Trados Studio 2017" e MateCat, una piattaforma di ausilio alla traduzione ideata all'interno di un progetto europeo coordinato da FBK e diventata un prodotto utilizzato da più di 15 mila traduttori in tutto il mondo (www.matecat.com).
Sito web conferenza: https://satt2017.fbk.eu
Storia dell’evento sui social media: https://storify.com/bentivo/satt-2017