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Nel suo intervento, l’assessora provinciale alla cooperazione allo sviluppo, Sara Ferrari, ha ribadito il significato di educare alla cittadinanza globale: “È un processo formativo che riguarda tutto l’arco della vita e che induce le persone ad impegnarsi per attivare il cambiamento nelle strutture sociali, culturali, politiche ed economiche che influenzano le loro vite, a favore di un mondo, come detto, sostenibile, equo e inclusivo”.
Ferrari si è soffermata anche sul “valore politico” di cittadinanza globale: “E’ un concetto alto di civiltà perché offre ad ognuno di noi la capacità di leggere i fenomeni sociali, a prescindere dalle strumentalizzazioni e per sconfiggere le sopraffazioni. Noi abbiamo il dovere di trasmettere questi valori alle nuove generazioni”.
La conferenza di oggi al Muse, dal titolo “Prospettive di cittadinanza globale: un impegno condiviso” è promossa dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Centro per la cooperazione internazionale e la Comunità Europea. L’obiettivo dei lavori, a cui hanno aderito numerosi relatori da tutto il mondo, è quello di leggere con gli strumenti migliori un mondo interconnesso e complesso come quello contemporaneo, che pone sfide continue, anche in termini di esercizio della cittadinanza. “Saper rispondere a tali sfide individualmente e collettivamente - sostengono gli organizzatori - presuppone conoscenze, capacità, valori e atteggiamenti che si apprendono lungo tutto l’arco della vita. Questo processo formativo prende il nome di ‘educazione alla cittadinanza globale’ ed è volto a sostenere l’impegno di ciascun individuo a favore di un mondo sostenibile, equo e inclusivo”.
Sebbene l’educazione alla cittadinanza globale sia un approccio educativo via via più diffuso nel mondo, l'evento di Trento intende approfondire i molti significati attribuiti alla cittadinanza globale e riconoscerne le diverse prospettive, concezioni, pratiche, interpretazioni, incoraggiando un dialogo tra i differenti punti di vista.
“La conferenza - spiegano ancora gli organizzatori - si rivolge a insegnanti, organizzazioni della società civile, studiosi, rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, così come qualsiasi altra persona impegnata su temi quali la cittadinanza attiva, l’educazione, la sostenibilità, i diritti umani, la formazione dei docenti e le politiche territoriali”.
Il convegno proseguirà nel pomeriggio per concludersi nel primo pomeriggio di domani.
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