
La nuova modalità dovrà consentire una gestione più efficiente ed economicamente autosufficiente del servizio mensa, per effetto dei meccanismi contabili e fiscali che determinano l’imponibile per esercenti e committenti. In particolare, sono attese una maggiore sostenibilità dei costi per gli esercenti, che potranno operare in assenza di commissioni, nonché un miglior servizio reso al personale, che disporrà del pieno valore del buono pasto (precedentemente scontato dall’esercizio al momento del suo utilizzo). Benefici sono previsti anche da una più forte valorizzazione della “filiera corta”, ovvero dal’utilizzo intensivo di prodotti locali. Verranno meno infine gli adempimenti necessari per l’avvio di una nuova procedura di gara.
Il servizio e rivolto, oltre che ai dipendenti provinciali, anche agli enti del sistema pubblico provinciale trentino che regoleranno il rapporto con la società attraverso specifici accordi.
Lo strumento per la fruizione del servizio alternativo di mensa consiste a differenza del passato, in un’applicazione per smartphone in luogo del badge elettronico.