In provincia di Trento oramai da diversi decenni, il trasporto scolastico dalle scuole dell'infanzia fino alla scuola primaria di secondo grado, diversamente rispetto al resto d'Italia, e con la sola eccezione dell'Alto Adige, è organizzato su base provinciale. Se altrove sono i Comuni a farsi carico dei trasporti dei rispettivi residenti, il modello trentino costituisce da tempo il riferimento disciplinare e di esperienza copiato in più contesti, anche in relazione alle dimensioni del fenomeno: in provincia di Trento sono circa 12mila i ragazzi trasportati dallo scuolabus.
Questo contesto ha convinto con il supporto della U.M.S.T semplificazione e digitalizzazione e U.M.S.T. Mobilità, oltre che del Servizio Istruzione della Provincia autonoma, del Consorzio Trentino Autonoleggiatori, della Cooperativa Vales, del Consorzio dei Comuni Trentini, e di un rappresentante della Consulta dei genitori degli Istituti Scolastici Trentini, ad avviare un percorso di creazione di vere e proprie norme di riferimento relative al trasporto scolastico (requisiti di qualità sicurezza e sostenibilità) proprio a partire dall'esperienza trentina.
E' così iniziata nel mese di settembre 2020 la collaborazione dei diversi soggetti cointeressati: come tutte le prassi, anche quella dei trasporti scolastici (pubblicata sul sito UNI) sarà caratterizzata da una consultazione pubblica della durata di 30 giorni durante la quale tutti gli interessati potranno inviare eventuali commenti al documento. L'elaborazione delle norme UNI si dovrà tradurre in un contributo trasparente e disponibile per tutte le amministrazioni e gli operatori nazionali e non, facendo anche in modo che gli operatori che abbiano o intendano coadiuvare il Tavolo Uni Trasporti nella preparazione della procedura non possano conseguire indebito vantaggio in eventuali procedure di selezione.