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Il protocollo, firmato oggi a Roma, presso la sede del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal ministro Graziano Delrio, dai presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatscher in rappresentanza della Regione (socio di maggioranza) e delle Province autonome e da tutti gli altri soci pubblici di Autobrennero Spa prevede, come noto, che l’attuale società che gestisce l’A22 si trasformi in una società in-house, interamente a capitale pubblico. Con il protocollo, il Ministero e i soci pubblici si impegnano formalmente a collaborare per individuare e porre in essere tutte le misure, amministrative e normative, per dare attuazione all'accordo. Lo scorso 10 dicembre 2015, l’assemblea dei soci della società autostradale, all'unanimità, aveva deliberato di condividere l'obiettivo di trasformare l'Autostrada del Brennero S.p.A in una società totalmente pubblica, dando quindi mandato al consiglio di amministrazione di avviare le necessarie attività propedeutiche per addivenire ad un azionariato interamente pubblico, nonché ad uno statuto adeguato alla nuova configurazione societaria. “In questo modo – aggiungono i presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano – ci allineiamo alle direttive dell’Unione Europea, già concordate con il Governo italiano, e assicuriamo la partecipazione delle istituzioni locali alla governance di A22”.
In concreto, l’accordo parla di una concessione autostradale sino al 2045, con un canone vicino agli 1,4 miliardi di euro spalmato su 30 anni che prevede un versamento di circa 45 milioni di euro ogni 12 mesi. Contestualmente vengono messi a disposizione i 550 milioni di euro (già accantonati) del fondo ferrovia che verranno utilizzati per il finanziamento trasversale delle opere legate sia al tunnel di base del Brennero, sia alle tratte di accesso. Il progetto prevede poi una massiccia iniezione di investimenti per l’ammodernamento delle infrastrutture, nonché per la manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto autostradale, stimabili in circa 3,5 miliardi di euro. Il protocollo prevede, inoltre, il recepimento della direttiva europea eurovignette, con cui sarà possibile adottare differenziazioni di pedaggio, allo scopo di limitare la congestione dell’arteria, migliorarne la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico dovuto al traffico, con misure compensative delle criticità ambientali prodotte dall’infrastruttura.
“Ne beneficeranno non solo gli operatori economici presenti sul territorio – spiegano ancora Rossi e Kompatscher – ma gli stessi cittadini. Saranno numerosi, infatti, gli interventi in grado di migliorare la situazione viaria, ridurre l’impatto dell’inquinamento ambientale e acustico e, in generale, migliorare la qualità di vita di coloro che risiedono lungo l’asse del Brennero. Abbiamo raggiunto un obiettivo strategico per il nostro territorio, per Trentino e Alto Adige si aprono ora nuove e importanti opportunità che dovremo saper cogliere facendo gioco di squadra, e per le quali dobbiamo ringraziare gli interlocutori, anche chi ci ha preceduto, che lo hanno reso possibile a Bolzano e a Trento, ma anche a Roma e a Bruxelles”.
Il protocollo firmato oggi a Roma sarà presentato nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa in programma domani, venerdì 15 gennaio, alle ore 12.00, presso la Sala Rosa del palazzo della Regione, in piazza Dante a Trento. Saranno presenti i presidenti Ugo Rossi e Arno Kompatescher e il presidente e l’amministratore delegato di Autobrennero Spa, Paolo Duiella e Walter Pardatscher.