“Il testo licenziato dall’Aula – aggiunge Tonina - favorisce l’attività di programmazione dei titolari di concessione e l'efficienza degli impianti e, quindi la produzione idroelettrica da fonte rinnovabile, nel suo complesso, un bene prezioso anche per le sue ricadute ambientali e che trova in Trentino un terreno particolarmente fertile. Un buon risultato, che coinvolge a fondo le nostre comunità, i nostri enti locali, la cooperazione trentina, e che si lega a quanto già stabilito con il ddl approvato ad ottobre sulle grandi concessioni.
Nel testo è stato necessario introdurre anche norme relative ad una molteplicità di materie che attendevano di essere ridisciplinate: parlo ad esempio degli impianti termici civili, di scarico di acque reflue domestiche, del deposito dei veicoli fuori uso bonificati presso i centri di rottamazione, del trattamento delle acque reflue industriali, della normativa in materia di canoni per le utenze di acqua pubblica e di titoli a derivare. La nuova legge avvia inoltre il processo di riforma delle Reti di Riserve, attualmente 10, realtà molto importanti non solo per la conservazione della Natura, ma anche per la valorizzazione del patrimonio naturalistico del Trentino sotto il profilo socio-economico. Reti di Riserve esistenti da un decennio che non sono enti, come i Parchi naturali, ma scaturiscono da accordi tra Provincia ed enti locali; il che costituisce il principale punto di forza, garantendo la partecipazione delle comunità locali nelle politiche di salvaguardia e valorizzazione, come pure un aspetto critico per la "precarietà" che ne consegue. La nuova legge interviene anche su questo stabilendo che le convenzioni istitutive abbiano durata non più triennale bensì novennale.
Infine la normativa modifica la legge provinciale sui contratti pubblici e introduce variazioni riguardanti problematiche di natura urbanistica ed edilizia che impattano sulla qualità della vita dei cittadini, dall’allineamento dei dati catastali e tavolari all’eliminazione delle barriere architettoniche. Su quest’ultimo fronte in particolare si prevede una semplificazione dei procedimenti autorizzativi per favorire maggiormente le persone disabili che hanno la necessità di avviare al più presto gli interventi di adeguamento.
Ci auguriamo – conclude Tonina – che i cittadini colgano, oltre alla natura specifica degli interventi proposti, anche il disegno d’insieme e la continuità dell’impegno provinciale su questo terreno . Siamo alla vigilia dell’approvazione di un documento di programmazione fondamentale in materia ambientale, la Spross-Strategia provinciale per lo sviluppo sostenibile. Le centrali idroelettriche sono parte integrante di questo disegno, che punta a valorizzare ulteriormente la produzione di energia ‘pulita’ e limitare le emissioni di CO2 nell’ambiente, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Europa da qui al 2030 sul fronte del contrasto al cambiamento climatico. Su queste materie, che impattano sul futuro delle nuove generazioni, sono convinto che maggioranza e minoranze potranno continuare a fare un buon lavoro assieme”.