Unesco è l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. “L’educazione - ha esordito Mario Tonina, in qualità di presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, rivolto agli insegnanti delle classi quarte e quinte della scuola primaria della Provincia autonoma di Trento - è considerata un diritto fondamentale da tutelare nel mondo, con l’obiettivo di costruire la pace, debellare la povertà, favorire lo sviluppo sostenibile e facilitare il dialogo interculturale”.
Vivere in un territorio, come il nostro, riconosciuto da Unesco come patrimonio mondiale, è un privilegio che implica anche una grande responsabilità: “Una responsabilità - ha continuato Tonina - che non riguarda solo le comunità che oggi sono impegnate nella gestione del bene comune, ma anche le future generazioni. È di fondamentale importanza, quindi, educare alla responsabilità per far in modo che il patrimonio ambientale, inteso anche come paesaggio abitato, possa essere tramandato alle future generazioni, favorendo lo sviluppo della capacità critica necessaria ad adattarsi alla complessità del mondo contemporaneo, del quale i ragazzi dovranno essere cittadini attivi e consapevoli”.
Il lapbook è stato ideato come uno strumento a disposizione di insegnati e studenti per educare gli abitanti delle Dolomiti di domani: “Mi auguro - ha sottolineato il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco - che vogliate cogliere il nostro invito per farlo diventare parte integrante dei vostri percorsi didattici”.
Il seminario riservato agli insegnanti apre oggi anche il progetto pilota di inserimento curricolare delle Dolomiti Patrimonio Mondiale nelle scuole primarie dell’area dolomitica, con il Trentino che si è offerto come “territorio apripista di questo ambizioso ed originale progetto di cittadinanza attiva e consapevole”.
L’assessore provinciale Tonina ha salutato, in conclusione di intervento, anche gli “osservatori privilegiati” collegati da Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto: “E’ importante sviluppare sinergie così da cogliere elementi utili all’organizzazione di percorsi formativi analoghi nei rispettivi ambiti territoriali. Non a caso il lapbook è disponibile in lingua tedesca, perché la conoscenza e la responsabilità attiva non conoscono confini e barriere”.