Immaginiamo un’enorme nuvola di dati, raccolti da centinaia di centraline inserite nei generatori di neve, quei “cannoni” che vediamo a bordo pista per innevare in modo tecnico e programmato le discese dello sci, anche quando il cielo è avaro di precipitazioni. Una grande quantità di informazioni con le quali si possono costruire algoritmi predittivi che permettono di migliorare l’efficienza degli impianti stessi, ma anche di ottimizzare l’uso delle risorse idriche ed energetiche, compattare i tempi e concentrare la produzione di neve nelle finestre temporali più adatte.
Questa la sfida lanciata da TechnoAlpin, azienda altoatesina con sede al Business Innovation Centre di Trento, che in quasi trent’anni di attività ha prodotto oltre 35 mila generatori di neve, con 2.200 clienti e 12 filiali nel mondo. A risolvere il problema, proposto grazie ad una call organizzata da Trentino Sviluppo, sono chiamate le aziende che parteciperanno all’edizione 2019 della Bic Open Challenge. In palio un premio del valore complessivo di 50 mila euro: 40 mila euro in denaro, dei quali 20 mila messi a disposizione da TechnoAlpin e 20 mila da Trentino Sviluppo, e 10 mila euro in servizi quali temporary manager, utilizzo dei laboratori ProM Facility, etc.
L’anno scorso, nella prima edizione, risultò vincente la genovese Swhard, premiata dalla giuria per il suo progetto di piattaforma IoT per migliorare il dialogo tra macchinari automatizzati della Eurotech, insediata al BIC di Pergine. Swhard ha poi scelto di aprire una sede in Trentino. La Bic Open Challenge del 2018 è stata premiata allo Smau di Padova come modello di eccellenza.
Il bando è aperto fino alle ore 12.00 di lunedì 18 novembre ed è scaricabile dal sito www.bicopenchallenge.com .